Nasce a Firenze in quanto il padre è un militare di carriera, appartenente ad una famiglia del Ducato di Monferrato con possedimenti a Frassineto Po; successivamente inizierà la sua collaborazione con il Corriere della Sera e le riviste La Donna, La Riviera Ligure, La Lettura[1]; di quest'ultima nel 1902 vince un concorso con la novella "Rigoletto": ha 25 anni e si rivela scrittrice vincendo il "Premio Giacosa".[2]
Con lo pseudonimo di Tèrèsah pubblica un piccolo volume di poesie a cui seguiranno anche pièces teatrali come "Il Giudice" che verrà messo in scena a Genova nel 1903 da Ermete Zacconi.[3]
Nel 1912 sposa Ezio Maria Gray, importante esponente politico nazionalista e poi fascista, giornalista professionista, autore di saggi storico-politici e conferenziere, e si trasferisce a Roma. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale è interventista e scrive racconti per l'infanzia di tipo propagandistico, "Piccoli eroi della grande guerra" (1915).[4]
Pubblica in tutto circa cinquanta libri tra cui ricordiamo: le raccolte di poesie "Il libro di Titania" (1908), "Il cuore e il destino" (1910), "Strade mie" (1942); le novelle "Il corpo e l'ombra" (1911), "La casa al sole" (1917), "La piccola dama" (1921); i romanzi "Pare un sogno" (1906), "Il glicine" (1926), "Dobbiamo vivere la nostra vita" (1941); i racconti per l'infanzia, tradotti anche nelle principali lingue europee[5] "I racconti di sorella Orsetta" (1910), "I racconti della foresta e del mare" (1915), "Storia di una coccarda" (1917), "Il Natale dei Benno Claus" (1920), "Ombrone, il fiume che piange e altre novelle" (1926), "Balillino di suo papà, una ne pensa e cento ne fa" (1928), "Apparizioni del viandante" (1939).[6]
Il 16 gennaio del 2014 presso il Palazzo Strozzi a Firenze è stata presentata la sua biografia ufficiale che è stata pubblicata nel volume "Scrittrici italiane dell'Otto e Novecento - Le interviste impossibili".[7]
^ Anna Ascenzi, Maila di Felice, Raffaele Tumino, Santa giovinezza!: lettere di Luigi Bertelli e dei suoi corrispondenti, 1883-1920, Alfabetica edizioni, 2008, p. 522.