La Comunità francese (francese: Communauté française) fu un'entità politica che sostituì nel 1958 l'Unione francese, nella quale si era trasformato l'impero coloniale francese a seguito della seconda guerra mondiale.
La comunità venne inclusa nella costituzione francese del 1958. I territori membri, formalmente colonie francesi, ottennero una sostanziale autonomia, mentre lo stato francese controllava la moneta, la difesa, gli affari esteri e la strategia di sicurezza. Fu l'ultimo tentativo di tenere unito quel che rimaneva dell'impero coloniale francese.
Quando la Comunità venne istituita, il politico francese Charles de Gaulle specificò che tutte le nazioni che ne facevano parte avrebbero potuto scegliere l'indipendenza. Eccetto la Guinea, che deliberò con un referendum nel 1958 di non aderire, tutti i territori francesi in Africa scelsero di aderire. Tutti ottennero l'indipendenza nel 1960.
La Comunità comprendeva :
Ufficialmente la Comunità francese durò fino al 1995. In realtà quasi tutti i paesi ottennero l'indipendenza nel 1960, e già nel 1961, si constatò che le disposizioni costituzionali relative alla Comunità erano sostanzialmente decadute; comunque fu con una modifica costituzionale del 1995 che le disposizioni relative furono ufficialmente abrogate. Dopo il 1960, l'Algeria francese (1962), le Comore (1975), Gibuti (1977) e le Nuove Ebridi (1980) hanno ottenuto l'indipendenza.
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