Per commutatore, in matematica, si intende una composizione di due elementi di una struttura algebrica, riferita a un'operazione binaria che fornisce un terzo elemento diverso dall'elemento neutro quando i due elementi dati non soddisfano la proprietà commutativa. I commutatori sono ampiamente usati nella teoria dei gruppi, nella teoria degli anelli, nelle algebre di Lie. Nella meccanica quantistica sono usati per formulare il principio di indeterminazione.
L'anticommutatore è un operatore usato specialmente in meccanica quantistica che prende in ingresso due operatori. L'anticommutatore tra a {\displaystyle a} e b {\displaystyle b} è definito come:
Sia G {\displaystyle G} un gruppo la cui unità denotiamo con e {\displaystyle e} . Il commutatore di due elementi a {\displaystyle a} e b {\displaystyle b} del gruppo è l'elemento
Si dice che due elementi a {\displaystyle a} e b {\displaystyle b} del gruppo G {\displaystyle G} commutano quando a b = b a {\displaystyle ab=ba} . Questo accade se e solo se il loro commutatore è l'unità:
Il sottogruppo generato da tutti i commutatori di G {\displaystyle G} è detto sottogruppo dei commutatori o sottogruppo derivato di G {\displaystyle G} , e spesso si indica con [ G , G ] {\displaystyle [G,G]} (o anche K ( G ) {\displaystyle K(G)} ). Gli elementi di [ G , G ] {\displaystyle [G,G]} sono prodotti di un numero finito di commutatori e loro inversi, ossia ogni elemento di [ G , G ] {\displaystyle [G,G]} è della forma:
Un gruppo è abeliano se e solo se questo sottogruppo è triviale, ossia costituito dalla sola unità di G {\displaystyle G} .
Il sottogruppo commutatore è caratteristico (dunque normale), quindi è sempre definibile il gruppo quoziente G / [ G , G ] {\displaystyle G/[G,G]} . Informalmente si può dire che, nella costruzione di questo quoziente, si considerano trascurabili gli elementi che non commutano: risulta infatti che G / [ G , G ] {\displaystyle G/[G,G]} è abeliano. Più precisamente, [ G , G ] {\displaystyle [G,G]} è il più piccolo sottogruppo normale di G {\displaystyle G} tale che il quoziente risulti essere abeliano. Questo quoziente viene chiamato l'abelianizzato di G {\displaystyle G} .
Va segnalato che, in vari testi, il commutatore di due elementi è definito in modo lievemente differente:
Anche con questa definizione due elementi commutano se e solo se il commutatore è l'unità e si ottiene lo stesso sottogruppo derivato individuato in precedenza.
Sia A {\displaystyle A} un anello. Il commutatore di due suoi elementi a {\displaystyle a} e b {\displaystyle b} è l'elemento
Due elementi a {\displaystyle a} e b {\displaystyle b} commutano se a b = b a {\displaystyle ab=ba} . Questo accade se e solo se il commutatore si annulla:
Il commutatore è una funzione bilineare sull'anello:
Il commutatore è anticommutativo, ossia è una funzione bivariata antisimmetrica:
Il commutatore è una composizione nilpotente:
Il commutatore soddisfa l'identità di Jacobi:
Il commutatore soddisfa una versione della regola di Leibniz:
Quest'ultima espressione è interpretabile come regola di Leibniz per la mappa
che per la suddetta formula si dice rivestire il ruolo di derivazione sull'anello.
Altre relazioni:
Se A {\displaystyle A} è un'algebra associativa, la bilinearità espressa sopra vale anche per la moltiplicazione di uno scalare:
Da tutte le proprietà elencate segue che, sostituendo il prodotto in A {\displaystyle A} con l'operazione binaria
si ottiene una nuova struttura di algebra per A {\displaystyle A} : più precisamente, si ottiene una struttura di algebra di Lie. I commutatori possono quindi essere utilizzati per trasformare una qualsiasi algebra associativa in un'algebra di Lie.
Le matrici n × n {\displaystyle n\times n} su un campo fissato formano un'algebra associativa. Sostituendo l'usuale prodotto fra matrici con l'operazione di commutazione si ottiene quindi una struttura di algebra di Lie.
Le matrici reali n × n {\displaystyle n\times n} agiscono sullo spazio euclideo R n {\displaystyle \mathbb {R} ^{n}} . Più in generale, si possono considerare varie algebre formate da operatori che agiscono su un determinato spazio di Hilbert H {\displaystyle H} .
In meccanica quantistica, gli operatori descrivono gli osservabili e i loro commutatori misurano la precisione con cui due osservabili possono essere misurati simultaneamente. Generalmente H {\displaystyle H} è un determinato spazio di funzioni.
Ad esempio, se H {\displaystyle H} è uno spazio di funzioni di una variabile x {\displaystyle x} a valori complessi, l'operatore posizione moltiplica ogni funzione per x {\displaystyle x} :
mentre l'operatore di momento è una derivata:
I due operatori non commutano. Il loro commutatore è infatti
Per verificare che tale operatore è diverso da zero, lo si applica su una funzione f ( x ) {\displaystyle f(x)} e si ottiene il seguente risultato:
Poiché la relazione vale per ogni funzione f {\displaystyle f} di H {\displaystyle H} , si conclude che il commutatore è l'operatore che moltiplica ogni funzione per la costante i ℏ {\displaystyle i\hslash } :
La generalizzazione di questa relazione in tre dimensioni, con:
è la seguente:
dove δ i j {\displaystyle \delta _{ij}} è la delta di Kronecker.
Altre relazioni di commutazione utili in meccanica quantistica sono le seguenti, dove n {\displaystyle n} è un intero maggiore o uguale a zero e f ( p ) {\displaystyle f(p)} e g ( x ) {\displaystyle g(x)} due funzioni sviluppabili in serie di Taylor:
Dimostriamo prima la relazione
La dimostrazione procede per induzione: la relazione è vera per n = 1 {\displaystyle n=1} , supponiamo che sia vera per qualunque n {\displaystyle n} e dimostriamo allora che vale anche per n + 1 {\displaystyle n+1}
La dimostrazione di
è analoga alla precedente.
Dimostriamo ora la relazione
Utilizzando lo sviluppo di Taylor possiamo scrivere
da cui otteniamo