Il comandante generale della Guardia di Finanza è l'organo di vertice del Corpo, ne determina l'indirizzo strategico e cura i rapporti istituzionali rappresentandolo ufficialmente.
Al 1906 risale la costituzione del Comando Generale della Guardia di Finanza. Il Corpo, in ragione della propria struttura e dei compiti assegnati da apposita legge di riforma, fu riconosciuta, anche in tempo di pace, quale parte integrante delle forze militari dello Stato. Nel luglio 1907 la Guardia di Finanza ricevette quindi le "stellette", in riconoscimento dello status militare e, nel 1911, la "Bandiera di Combattimento" (ora Bandiera di Guerra). Nel 1919 venne istituito l'Ispettorato generale della Guardia di Finanza e, quale comandante generale, fu preposto un tenente generale proveniente dalle file del Corpo. L'Ispettorato fu poi soppresso nel 1923, e tutte le funzioni di controllo e alta direzione furono assunte dal Comando generale, contestualmente elevando il rango del comandante a generale di corpo d'armata.
Fino al 2010 il comandante generale non proveniva dalle file della Guardia di Finanza ma da quelle dell'Esercito, e un generale del corpo poteva giungere fino al grado di Comandante in Seconda. Il 26 maggio 2010 la Commissione difesa del Senato approvò il disegno di legge che permise di nominare quale Comandante del corpo un generale di corpo d'armata proveniente dalla stessa Guardia di Finanza, ovvero un parigrado dell'Esercito.[1]
Primo comandante proveniente dal corpo fu il generale di corpo d'armata Nino Di Paolo, in carica dal 23 giugno 2010 al 22 giugno 2012.
Comandante in seconda (il più anziano in ruolo con il grado di generale di corpo d'armata). Dal 29 maggio 2023 Sebastiano Galdino
Capo di Stato maggiore (con il grado di generale di corpo d'armata). Dal 1º luglio 2021 Francesco Greco
Comando generale
Il Comando Generale del Corpo ha funzioni di alta direzione, pianificazione, programmazione, indirizzo e controllo delle attività istituzionali. Questa l'organizzazione degli uffici e dei reparti:
Ufficio del comandante generale
Ufficio del comandante in seconda
Stato maggiore
Ufficio del capo di stato maggiore
Sottocapo di stato maggiore
I Reparto - Personale
II reparto - Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionali
III Reparto - Operazioni
IV reparto - Logistica
V reparto - Comunicazione e Relazione esterne
VI reparto - Affari Giuridici e Legislativi
E' inquadrato nel Comando generale l'Ufficiale di collegamento con il Dipartimento delle Finanze (con il grado di generale di brigata o di divisione)[2]. Per finalità di collegamento con il Comando generale è inoltre assegnato al Ministero della difesa un generale di divisione in servizio permanente del Corpo.
Compiti e funzioni
Il Comandante generale è nominato con deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il ministro della difesa.
Presiede a tutte le attività concernenti l'organizzazione, il personale, l'impiego, i servizi tecnici, logistici e amministrativi, i mezzi e gli impianti della Guardia di finanza.
Dipende direttamente dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, e dipende gerarchicamente dal capo di stato maggiore della difesa, limitatamente ai compiti militari devoluti al corpo.