Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Boca Juniors nelle competizioni della stagione 1916.
Stagione
Ad una stagione deludente, segue un 1916 ancora non di eccezionale livello. Al Boca Juniors la "colonia" uruguaiana cresce con l'arrivo di ben quattro giocatori: il portiere Solans (proveniente dal Peñarol) Armando Artigas, José Benincasa e Carlos Scarone. e gli argentini Alfredo Elli, arrivato dal River Plate (sarà il capitano del Boca e vi giocherà ben dodici stagioni)[1] e Alfredo Garasini: quest'ultimo ha giocato praticamente in tutti i ruoli, diventerà una vera e propria bandiera del Boca Juniors, assumendo anche il ruolo di allenatore (morirà di un malore tragicamente nel 1950, proprio rivestendo tale carica durante una trasferta a Santa Fe).[2] Di anno in anno, il Boca sta costruendo la squadra che la vedrà campione nazionale per la prima volta nel 1919. Ma i nuovi innesti non portano subito, comunque, che un 14º posto alla fine del campionato. Una tegola si abbatte inoltre sul Boca Juniors già alla prima giornata di campionato: dopo essere uscito dal terreno di gioco al 75º minuto dopo la fine della partita contro il Belgrano Athletic il giovanissimo Juan Garibaldi (23 anni), uno dei componenti fondamentali della difesa azul y oro, annuncia il suo ritiro per non essere in grado di recuperare dal grave infortunio patito due anni prima. costringendo la dirigenza a correre ai ripari nel reparto difensivo.[3] Pessima prestazione nella Copa Competencia, dove il Boca Juniors viene subito eliminato dal Quilmes al primo turno, mentre nella Copa de Honor gli Xeneizes arrivano fino ai quarti di finale, dove vengono fermati dall'Independiente.
Tuttavia, una novità importante in questo travagliato 1916 è il ritorno del Boca Juniors nel suo quartiere di origine, La Boca. Subito dopo aver ottenuto la presidenza del Boca Juniors, Emilio Melinke decide che bisogna subito ritornare nel quartiere di origine, allo scopo di recuperare sostegno da parte dei tifosi, e il Boca così approva un nuovo trasferimento del proprio terreno di gioco. I tavoloni di legno che erano serviti per costruire gli spalti del terreno di gioco nel quartiere di Wilde vengono smontati e rimontati nel nuovo "stadio", che prenderà il nome delle vie in cui era ubicato (una pratica comune all'epoca): "Stadio de Ministro Brin y Senguel". Con una capienza massima di 25 000 persone, in questo stadio verranno disputate anche alcune partite del Torneo Sudamericano del 1925 (il prodromo dell'attuale Copa America). Il 25 maggio 1916 viene inaugurato con la disputa di un'amichevole tra Boca Juniors e Gimnasia de Buenos Aires, conclusasi con un pareggio per 2-2.[4] il "Ministro Brin y Senguel" verrà lasciato dal Boca Juniors nel 1924, quando la squadra troverà la sua nuova casa nel nuovo Stadio Brandsen y Del Crucero, lo stesso luogo in cui sorgerà, alla fine degli anni '40, La Bombonera.[5]
Per la prima volta, il Boca Juniors introduce una seconda divisa. Il colore prescelto è il giallo, con una banda blu in mezzo. La scelta del colore giallo rimarrà praticamente invariata fino alla stagione 1975-1976.
Permanendo ancora una volta la parità, Platense e Boca Juniors hanno dovuto disputare una terza gara per l'accesso ai quarti di finale di Copa de Honor.
Buenos Aires 20 agosto 1916 Ottavi di finale (secondo spareggio)
^Dopo la disputa dei tempi regolamentari e di due tempi supplementari di 15 minuti ognuno, per mancanza di illuminazione l'arbitro Guassoni ha interrotto la partita, che dunque è stata rigiocata.
^Anche questa seconda partita di spareggio non è servita a determinare la squadra vincitrice tra Boca e Platense qualificata ai quarti di finale di Copa de Honor. A differenza della sfida precedente, dopo la disputa dei tempi regolamentari e di un tempo supplementare di 30 minuti, l'arbitro era favorevole a proseguire il match, al contrario dei capitani delle due squadre che si sono rifiutati di continuare a disputare la gara.