La chiesa arcipretale di San Michele Arcangelo, nota anche con il titolo di collegiata, è la parrocchiale di Contigliano, in provincia e diocesi di Rieti[1]; fa parte della zona pastorale del Montepiano Reatino[2].
Verso il 1680, con lo sviluppo del paese in seguito a una condizione favorevole e la sua crescita di importanza, i contiglianesi decisero di costruire una nuova chiesa più grande e più bella[2].
La prima pietra della collegiata barocca venne posta nel 1683 con la benedizione del vescovo Ippolito Vicentini; l'edificio, sorto in sostituzione della precedente parrocchiale dedicata al medesimo santo, fu consacrato nel 1747 dal vescovo di Rieti Antonino Serafino Camarda[2].
Nel 1750 l'artista Nicola Gennaro eseguì le opere che adornano la cripta[3].
La facciata a salienti della collegiata, non intonacata e rivolta a nordovest, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da paraste; quello inferiore è caratterizzato dal portale d'ingresso, mentre quello superiore, affiancato da volute, presenta centralmente una finestra rettangolare ed è coronato dal timpano triangolare.
Annesso alla chiesa è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta da tetto a quattro falde.
L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione sopra cui si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside semicircolare.
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto San Michele Arcangelo, eseguita da Filippo Zucchetti[2], la tela ritraente il Miracolo di San Vincenzo Ferreri, dipinta nel 1707 da Onofrio Avellino[2], e l'organo, costruito nel 1748 da Adriano e Ranuzio Fedeli[2].
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