Il luogo di culto fu edificato in epoca medievale; la cappella fu citata per la prima volta nel 1230 nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma tra le dipendenze della pieve di Bardone.[1]
La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una piccola cappella sulla destra, con ingresso a ovest e presbiterio a est.[1]
La simmetrica facciata a capanna, quasi interamente rivestita in pietra a maglia irregolare, è tripartita verticalmente da quattro lesene, coronate da capitelli dorici;[1] al centro è collocato il portale d'ingresso ad arco a tutto sesto, delimitato da due piedritti sormontati da capitelli a sostegno dell'archivolto duecentesco romanico;[2] più in alto si apre una bifora a tutto sesto, scandita da una colonnina; in sommità si staglia un frontone triangolare intonacato, con cornice in aggetto.[1]
Sulla destra si eleva, in continuità col prospetto, il campanile in pietra, con accesso dal lato destro; la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore ad arco a tutto sesto.[1]
Il fianco sinistro è illuminato da alcune finestre disposte senza un ordine regolare.[1]
All'interno la spoglia navata, pavimentata in cotto e coperta da una serie di capriate lignee, è affiancata da pareti intonacate prive di decorazioni.[1]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, accoglie l'altare maggiore a mensa in pietra scolpita, aggiunto tra il 1970 e il 1980.[1]
La chiesa conserva un'acquasantiera duecentesca in arenaria, decorata con altorilievi raffiguranti due pesci, e una statua seicentesca rappresentante la Madonna dei sette dolori.[2]