La chiesa di San Giovanni Battista è una chiesa di Ancona, situata nel rione di Capodimonte, di cui è la sede parrocchiale.
Anticamente dedicata a san Claudio, prese il titolo attuale nel XVI secolo dopo la demolizione dell'antica abbazia di San Giovanni in Pennocchiara. Erano gli anni della costruzione dell'attuale Cittadella e dell'annesso campo trincerato.
Conserva dell'edificio primitivo la facciata romanica in pietra con portale ed oculo, e la torre campanaria medioevale rimaneggiata nel secondo dopoguerra, mentre l'interno dell'edificio deve l'aspetto attuale all'architetto locale Lorenzo Daretti, che lo rimaneggiò in stile barocco nel periodo tra il 1779 e il 1782[1].
Il 25 aprile 1884 il cardinale Achille Manara, arcivescovo di Ancona, concedeva la parrocchia ai frati minori delle Marche.
Fu gravemente danneggiata durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1950 l'architetto Eusebio Petetti progettò il ripristino dell'edificio, riportando alla luce gli elementi romanici occultati dal rifacimento settecentesco di Lorenzo Daretti[2]. La direzione dei lavori fu affidata all'ingegner Angelucci, che purtroppo non fu fedele al progetto consegnatogli per la realizzazione; la cosa portò a vibranti proteste e ad una serie di articoli di giornale[3].
La chiesa conserva, dal 30 gennaio 1943, il corpo del beato Gabriele Ferretti, proveniente dalla soppressa chiesa di San Francesco ad Alto, affidato alla custodia di quegli stessi frati minori fra i quali il Beato Ferretti svolse tutto il suo servizio sacerdotale.
Opere d'arte
All'interno conserva importanti testimonianze artistiche:
Note
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