La prima citazione di una chiesa a Polcenigo, a cui era annesso un convento, risale al 1262 ed è contenuta nel testamento di Guecello Il di Prata, mentre una seconda menzione è datata 1295 e si ritrova in un atto di donazione[1][3].
Il luogo di culto, riedificato nel 1483, venne interessato da un intervento di rifacimento nel Seicento[4][3].
Nel 1769 il convento fu soppresso per decisione del Senato della Repubblica di Venezia[5] e il 25 giugno dell'anno successivo venne decretato dal vescovo Alvise Maria Gabrieli il trasferimento della parrocchialità nella chiesa di San Giacomo[1]; nel 1790 il vescovo Giuseppe Maria Bressa conferì alla chiesa il titolo arcipretale[3].
Tra il 2016 e il 2018 si provvide ad eseguire l'adeguamento litrugico secondo le norme postconciliari, in occasione del quale si procedette ad installare l'altare rivolto verso l'assemblea e l'ambone[1].
Il chiostro del convento
Descrizione
Esterno
La facciata a capanna della chiesa, rivolta a sudovest, presenta centralmente il portale d'ingresso, sormontato dal frontoncino curvilineo e abbellito dai bassorilievi del leone di San Marco e di San Giacomo che tiene in mano un modello della chiesa, con sopra una finestra, ed è coronata dal timpano di forma triangolare[1].
A pochi metri dalla parrocchiale si erge il campanile a base quadrata, suddiviso in più registri da cornici marcapiano; la cella presenta su ogni lato una bifora[1].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali l'affresco con soggetto la Madonna con Bambino, eseguito nel 1350 nello stile di Vitale da Bologna[4], la pala ritraente la Natività della Vergine, dipinta dal cisonese Egidio Dall'Oglio nel XVIII secolo per la cappella della famiglia Fullini[4], la tela raffigurante Cristo in Gloria, realizzata presumibilmente da Francesco da Milano[4], e l'organo, costruito da Giacinto Pescetti tra il 1732 e il 1733[1].