CST Group (Circuiti Stampati Trezzo)[1] (con le controllate CST NET e CST Bristol) era un'azienda italiana produttrice di circuiti stampati. Appartenente al gruppo bresciano Lonati[2] come costola della Dinema Electronics, conosce un'importante fase di sviluppo durante gli anni 2000.
Storia
La CST nasce negli anni ottanta del novecento a Trezzo sull'Adda (MI)[2] come produttore di circuiti stampati doppia faccia, con una capacità produttiva di 8000 m²/anno[2]. Sul finire degli anni novanta del novecento definisce una strategia di espansione che porterà, nei primi anni 2000[3] alla realizzazione ex-novo dello stabilimento di Venturina (avviato nel 2002 ed entrato a regime nel 2003[4]), un avanzato impianto dotato di tutte le più avanzate tecnologie dell'epoca e capace di produrre 400.000 m²/anno[2].
L'anno successivo[4] si conclude con successo l'acquisizione degli impianti Alcatel di Frosinone, specializzati nelle produzioni destinate al settore TLC.
Nel 2004 CST acquisisce Zincocelere[4] ed i relativi stabilimenti di Cavaglià (in Piemonte) e Pont-Saint-Martin (in Val d'Aosta), che però verranno chiusi rispettivamente alla fine dello stesso anno[5] e l'anno successivo[6]. Al termine di questa fase, nonostante le parziali dismissioni, CST aspira ad essere il più grande produttore di circuiti stampati in Italia e tra i maggiori in Europa[4].
Nel corso del 2006 CST vive un periodo di instabilità, culminato durante l'estate con l'avvicendamento del vertice direzionale e con l'acquisizione del controllo diretto da parte del gruppo Lonati. A fine 2007 lo stabilimento di Frosinone cessa le attività[7], due anni dopo, nel 2009, è la volta dello stabilimento di Venturina[8].
Solo lo stabilimento storico CST Bristol di Trezzo sull'Adda, nonostante i timori di chiusura nel 2012[9][10][11], rimane attivo.
Il prodotto
Negli anni 2000 CST è in grado di produrre industrialmente PCB (Printed Circuit Board) multistrato fino a 32 strati[12], con una larghezza piste minima di 100 micron[12]; dispone inoltre di tecnologie capaci di raggiungere i 50 strati ed una larghezza piste di 50 micron[12]. Il materiale maggiormente utilizzato è il FR4[12]; altri materiali, tra cui alcuni dedicati ai circuiti RF, sono altresì impiegati[12]. Le finiture superficiali contemplano in particolare: stagno chimico, oro chimico ed Hot Air Leveling[12]. Il processo produttivo è, tra l'altro, certificato: ISO 9001:2008, ISO 14000 e ISO TS 16949[13].
Note
^Frequent Asked Questions, su cstnet.it. URL consultato il 10 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
^abcdCompany Profile - Locations, su cstnet.it. URL consultato il 10 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
^Company Profile - More about us, su cstnet.it. URL consultato il 10 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
^abcdNewsletter, su cstnet.it. URL consultato il 10 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).