Autorità di supervisione e informazione finanziaria
Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria
Autorità indipendente con funzione di vigilanza e regolamentazione ai fini della prevenzione e del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e in materia prudenziale, nonché di intelligence finanziaria.
(Statuto dell'Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria – Art. 2)[1]
L’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria (ASIF) è l'istituzione centrale competente per la prevenzione e contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e del finanziamento alla proliferazione delle armi di distruzione di massa della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
Sul versante della prevenzione, infatti, è l’autorità centrale per la vigilanza e la regolamentazione in materia[2], sia nei confronti dei soggetti obbligati (ovvero, i soggetti che, in ragione dell’attività svolta sono tenuti all’applicazione della normativa in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo – ad esempio: l’Istituto per le Opere di Religione)[3], sia nei confronti dei soggetti segnalanti (ovvero, i soggetti che, nell’ordinamento vaticano, sono tenuti alla segnalazione di attività sospette – ad esempio: le persone giuridiche con sede legale nello Stato della Città del Vaticano e le Istituzioni Curiali)[4].
Sul versante del contrasto, è l’autorità centrale per l’informazione finanziaria[5], ovvero – come nel caso delle unità di informazione finanziaria presenti nelle altre giurisdizioni (come, ad esempio, la Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia) - l'autorità pubblica incaricata di acquisire ed analizzare le informazioni relative a soggetti e a flussi finanziari riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo principalmente attraverso l’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dai soggetti segnalanti, avvalendosi della collaborazione interna ed internazionale (garantita dall’adesione al Gruppo Egmont).
L’ASIF, inoltre, è anche l’autorità centrale in materia di vigilanza e regolamentazione prudenziale sugli enti che svolgono professionalmente attività di natura finanziaria[6] (ad oggi, esclusivamente l’Istituto per le Opere di Religione)[7].
Secondo l'ultimo rapporto annuale[8], vi sono state 123 segnalazioni di attività sospette, un solo caso di sospensione di operazioni e 11 casi (rispetto ai 19 del 2022) di rapporti inviati all'Ufficio del Promotore di Giustizia, consolidando il percorso verso la trasparenza finanziaria, grazie anche alle esperienze formative e lo scambio di best practices con la Banca d'Italia e la Bundesbank.[9]
Istituita da papa Benedetto XVI con lettera apostolica in forma di motu proprio "Prevenzione e contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario " del 30 dicembre 2010, con la denominazione di Autorità di Informazione Finanziaria (AIF), all’Autorità è stato conferito il mandato a svolgere anche attività di vigilanza prudenziale con la lettera apostolica in forma di motu proprio promulgata da papa Francesco il 10 agosto 2013. Competenze confermate con la lettera apostolica in forma di motu proprio promulgata da papa Francesco il 15 novembre 2013, con la quale venne approvato un nuovo Statuto.
Il 5 dicembre 2020 papa Francesco ha approvato il nuovo statuto, in virtù del quale l'istituzione ha assunto il nome attuale[10] e una nuova struttura organizzativa, maggiormente rispondente alle proprie esigenze operative ed istituzionali. Sono rimaste inalterate, invece, le competenze e le funzioni, come ribadito anche nell’art. 248 della Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium” del 19 marzo 2022.
A norma dello Statuto vigente , l’ASIF è composta da tre organi (il Presidente, il Consiglio e la Direzione) ed è suddivisa in tre Uffici (l’Ufficio Vigilanza, l’Ufficio Regolamentazione e Affari legali e l’Ufficio Informazione Finanziaria)[11].
Il Consiglio, i cui membri sono nominati per cinque anni, risulta ad oggi così composto: