In un sistema logico formale utilizzato per la rappresentazione della conoscenza, l'assunzione del mondo aperto[1] (dall'inglese open-world assumption, o OWA, talvolta tradotta come ipotesi del mondo aperto[2][3]), è l'assunzione secondo cui il valore di verità di una dichiarazione può essere positivo indipendentemente dal fatto che la dichiarazione sia un fatto conosciuto essere vero. È l'opposta dell'assunzione del mondo chiuso (CWA), in cui ogni dichiarazione è vera solo se è nota essere tale.
Ad esempio, data una base di conoscenza consistente nell'unica informazione "Il cane è un animale", alla domanda "Il gatto è un animale?" un sistema CWA risponderebbe "No", mentre un sistema OWA risponderebbe "Non so".
Ci si basa su tale ipotesi quando si ha a che fare con una base di conoscenza (knowledge base) di cui non si garantisce la completezza.[4] La logica adottata è monotòna ed è prevista l'esistenza di più modelli che soddisfano gli assiomi dati, il che conferisce maggior potenza inferenziale, pur risultando talvolta poco intuitiva.[4]
L'assunzione del mondo aperto è tipica dei linguaggi per il Web semantico, come OWL; al contrario, in generale la CWA è tipica dei modelli relazionali.[4] Esistono, tuttavia, delle eccezioni. Un esempio è SQL, linguaggio relazionale, prevede l'utilizzo del marcatore NULL, tollerando una sorta di incompletezza del database;[7] oppure alcuni linguaggi di ontologie, come F-logic o Prolog, adottano la negation as failure, che implica l'adozione dell'assunzione del mondo chiuso.[4]