Completamente all'interno della provincia di Parma sono il monte Rocca Pianaccia, che con i suoi 1762 m è la massima elevazione completamente compresa nel territorio parmense, il Monte Roccabiasca (1727 m), il Monte Scala (1715 m), il monte Navèrt (1654 m), il monte Caio (1.584 m) e il monte Cervellino (1.492 m).
Le vette più elevate della sezione occidentale sono il monte Maggiorasca (1.804 m), il monte Bue (1.775 m), il monte Penna (1.735 m), sul confine con la provincia di Genova, il monte Ragola (1.710 m), il monte Trevine (1.650 m), il monte Gottero (1.639 m), il monte Tomarlo (1.602 m), il monte Molinatico (1.549 m) e il monte Pelpi (1.480 m).
Poco al disotto della vetta del Gottero si trova la "Foce dei Tre Confini" (1.408 m), in cui si incontrano le tre regioni di Emilia-Romagna, Toscana e Liguria.
Tra le valli minori da citare quelle del Baganza (che confluisce nel torrente Parma in prossimità del centro cittadino), del Cedra, del Bratica e dello Stirone. Tutti questi corsi d'acqua scorrono da sud verso nord e sono tributari direttamente o indirettamente del fiume Po.
Come per altre aree appenniniche, anche l'Appennino parmense è interessato in alcune zone dal tipico fenomeno erosivo dei calanchi.
Parco Regionale Boschi di Carrega. Si trova in zona collinare nei comuni di Collecchio e Sala Baganza. È stato il primo parco regionale istituito dalla Regione Emilia-Romagna. È molto frequentato dai residenti della città. È caratterizzato da boschi di querce, castagni e faggi. È facile osservare caprioli e cinghiali oltre a fauna minore tipica del sottobosco. È stata la residenza di caccia di molti duchi di Parma, tra cui Maria Luigia di cui è possibile ancora osservare dall'esterno il Casino dei Boschi.
Parco fluviale regionale del Taro. Si estende per circa 20 km lungo il fiume Taro da Fornovo di Taro fino alla via Emilia. È stato istituito nel 1988 con la finalità di mantenere la vitalità ambientale del sistema fluviale del Taro. Nell'anno 2000 è stato designato come "Zona di Protezione Speciale" e per questo rientra tra i "Siti d'importanza europea" della "Rete natura 2000". E' importante perché il Taro è un corridoio migratorio e nel parco, nel greto del fiume, nidificano molti uccelli protetti durante la primavera, per esempio l'occhione.
Le principali località per la pratica degli sport invernali sono quelle di Schia, alle falde del monte Caio nel comune di Tizzano Val Parma, con due impianti di risalita e circa 15 km di piste, e di Prato Spilla, nei pressi del passo del Lagastrello nel comune di Monchio delle Corti, con 1 impianto di risalita e circa 10 km di piste. L'alta val Parma (comune di Corniglio, la zona di Lagdei, Lagoni e Lago Santo) è particolarmente adatta per il nordic walking, le uscite con le ciaspole e per lo sci alpinismo.