In gioventù venne bandito[2] dalla città su ordine del Consiglio dei Dieci in data 25 agosto 1682 per aver commesso, insieme ad altri giovani nobili, atti dispregiativi contro le monache di Santa Caterina a Brescia.[1]
Per lavare questa macchia si arruolò volontario nell'Esercito imperiale d'Ungheria combattendo nel 1686 durante l'assedio di Buda.[1] L'anno successivo rientrò in Patria arruolandosi nell'Armada da Mar sotto il comando del Governator di Nave Pietro Zaguri.[1]
Nel 1718, mentre stava assediando Dulcigno, giunse notizia della firma della pace di Passarowitz ed egli rientrò quindi a Corfù con le navi della flotta.[3] Il 21 settembre dello stesso anno rimase ucciso dall'esplosione di una polveriera colpita accidentalmente da un fulmine.[3] La salma fu poi trasportata a Venezia dove furono celebrati i solenni funerali, e quindi tumulata nell'isola della Certosa.[3]
Note
Annotazioni
^La coppia ebbe altri cinque figli, Carlo (1655-1740), Ermolao, Alvise che fu poi Doge, Lorenzo, e Marcantonio.
^Che con una feluca passò in mezzo alle navi nemiche in piena azione di fuoco, riordinando la linea delle navi veneziane sbandate e rincuorando i soldati.
^Bandi et sentenze dell'eccelso Conseglio di dieci contra Tommaso e Paolo fratelli Caprioli q. conte Costanzo di Brescia, ed altri fra' quali ser Andrea Pisani de ser Z. Francesco, Stampate per Gio. Pietro Pinelli stampator ducale.
Guido Candiani, I vascelli della Serenissima: guerra, politica e costruzioni navali a Venezia in età moderna, 1650-1720, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2009.
Guido Candiani, Dalla galea alla nave di linea: le trasformazioni della marina veneziana (1572-1699), Novi Ligure, Città del Silenzio, 2012.
Emmanuele Antonio Cicogna, Delle iscrizioni veneziane raccolte ed illustrate da Emmanuele Antonio Cicogna cittadino veneto. Vol.II, Venezia, Giuseppe Picotti Stampatore, 1827.
Guido Ercole, Duri i banchi. Le navi della Serenissima 421-1797, Gardolo, Gruppo Modellismo Trentino di studio e ricerca storica, 2006.
Girolamo Ferrari, Delle notizie storiche della Lega tra l'Imperatore Carlo VI e la Repubblica di Venezia contra il Gran Sultano Achmet III e de' loro fatti d'arme dall'anno 1714 sino alla Pace di Passarowitz, Venezia, Presso Carlo Buonarrigo, 1723.
Cesare Augusto Levi, Navi da guerra costruite nell'Arsenale di Venezia dal 1664 al 1896, Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1896.