All'età di quattro anni, dopo essere rimasta in coma per tre giorni, è sopravvissuta ad una meningite spinale; nel 2007 ha invece sconfitto un melanoma alla schiena[2]. È sposata con Jason Neben, ricercatore presso la Concordia University di Irvine[1].
Carriera
Gli esordi e la sospensione
Durante la high school pratica calcio e corsa, sia su pista che fuori strada; all'università si dedica invece alla corsa su pista, rappresentando anche la squadra universitaria dei Cornhuskers (Nebraska-Lincoln) tra il 1993 e il 1995, ma a causa di alcune fratture da stress è costretta a lasciare le gare[1][3][4]. Negli ultimi anni di università passa quindi prima alla mountain bike e poi alle gare di ciclismo su strada. Proprio in quest'ultima specialità otterrà i maggiori successi in carriera.
Professionista dal 2001, sale alla ribalta durante la Women's Challenge dello stesso anno, quando vince la tappa da Rupert a Pomerelle con la ripida e lunga scalata prima del traguardo; si aggiudica poi anche due tappe e la graduatoria generale della Cascade Classic. Dopo questi successi si concentra esclusivamente sulle gare su strada: viene così selezionata per i campionati del mondo su strada nel 2001 e nel 2002. Proprio nel 2002 coglie i primi successi in Europa, aggiudicandosi una tappa e la classifica finale della Gracia-Orlová.
Nel maggio del 2003 si laurea campionessa nazionale in linea. Due mesi dopo, nel test antidoping al termine della gara di Montréal di Coppa del mondo, risulta positiva al 19-norandrosterone, una molecola del nandrolone[5]. Dopo essersi volontariamente autosospesa[6], decide di rivolgersi al Tribunale Arbitrale dello Sport nordamericano, che le riconosce l'uso involontario di sostanze dopanti: viene così sospesa dalle gare per 6 mesi, partendo dalla data di sospensione provvisoria, il 13 luglio 2003, ed obbligata a subire test antidoping mensili nei 18 mesi seguenti[5].
Il rientro e i due titoli mondiali
Tornata alle gare nel 2004, partecipa ai Trials olimpici ma no vince, si classifica seconda, a soli otto secondi dalla vincitrice, e perde per tale motivo l'opportunità di partecipare ai Giochi olimpici di Atene[2]. Nel 2005 ottiene il primo importante successo della sua carriera vincendo il prestigioso Tour de l'Aude in Francia. Nell'annata seguente ripete il trionfo al Tour de l'Aude[1], aggiudicandosi anche la Redlands Classic e il titolo di campionessa panamericana a cronometro.
Nell'estate del 2012 prende parte ai Giochi olimpici di Londra, rappresentando il Team USA nella corsa in linea (conclude al trentaseiesimo posto) e in quella a cronometro (è settima). In settembre vince il titolo mondiale della cronometro a squadre con le compagne del Team Specialized-Lululemon, e si piazza quarta nella gara in linea. Nella stessa stagione si era aggiudicata il suo secondo campionato panamericano e per la prima volta il titolo nazionale nella gara contro il tempo.
^(EN) Neben announces voluntary suspension, in autobus.cyclingnews.com, settembre 2003. URL consultato il 17 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2013).