Alisso (Alyssum L., 1735) è un genere di piante, erette erbacee e perenni (o annuali), appartenente alla famiglia delle Brassicacee[1].
Etimologia
Il nome del genere (Alyssum) venne imposto prima dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708) e poi da Linneo (nel 1735). Alyssum deriva dal termine greco alysson e significa "contro la rabbia". Sembra infatti che alcune specie di questo genere abbiano delle proprietà medicinali, utilizzate un tempo per guarire gli infermi, e in particolare per curare l'idrofobia.
Mentre in Italiano volgare queste piante sono chiamate genericamente Alissi; in francese sono note col nome di Alysses ma anche Passerages; mentre nelle lingue anglosassoni si chiamano Madwort.
Descrizione
L'aspetto di queste piante è suffrutticoso e cespuglioso (a portamento arbustivo). La forma biologica di queste piante è normalmente camefita suffruticosa: sono piante perenni con fusto a tendenza legnosa, ma di modeste dimensioni.
Fusto
Il fusto è appena legnoso nella parte inferiore, mentre è eretto o ascendente nella parte superiore.
Foglie
Sono piante normalmente ben fornite di foglie non molto grandi, oblunghe a lamina intera, qualche volta dentate.
Infiorescenza
Molto spesso l'infiorescenza è formata da grappoli terminali (tipo racemo).
Fiori
I fiori sono ermafroditi e attinomorfi. Il colore dei fiori è bianco o giallo (raramente rosei o porpora, eventualmente in fase di sboccio).
- Sepali: sono quattro, tutti eguali e a superficie piana (non saccati).
- Petali: sono rigorosamente quattro (corolla tetramera: appartengono alla famiglia inizialmente chiamata Cruciferae). Ogni petalo può essere intero o retuso fino ad essere bifido, in ogni caso la forma è a cuore rovesciato.
- Stami: sono 6; quattro uguali e due più piccoli. In certe specie sono profumati gradevolmente.
- Ovario: supero, bicarpellare.
- Impollinazione: entomofila (tramite insetti).
Frutti
Il frutto è la parte più caratteristica della specie (e della famiglia) : è una siliqua o silquetta deiscente orbiculare o sub - orbiculare. Ogni specie ha poi una sua forma di valve (piatte o leggermente convesse) e un diverso numero di semi.
Distribuzione e habitat
Le piante del genere Alyssum sono diffuse prevalentemente nei luoghi aridi o sassosi, incolti o sabbiosi dell'Europa, dell'Asia occidentale e centrale, nell'Africa del Nord, e comunque concentrate nei paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo.
In Italia la distribuzione è molto eterogenea. Alcune si trovano in tutta l'Italia: A. alyssoides oppure A. minus; altre hanno degli areali molto ristretti: A. corsicum - A. robertianum - A. cuneifolium - A. leucademun - A. petraeum - A. wulfenianum.
Tassonomia
Il genere Alyssum appartiene alla famiglia delle Brassicaceae (o Cruciferae, nomen conservandum). Comprende (secondo le classificazioni più diffuse e i vari autori) da 75 a 150 specie e oltre, una quindicina delle quali sono indigene (o, in tutti i casi, spontanee) della nostra flora.
Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Brassicaceae all'ordine Capparales[2] mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine Brassicales[3].
Per individuare le varie specie di questo genere, la sistematica utilizza la forma e i caratteri del frutto (che mediamente è molto persistente, quindi di facile individuazione) e il numero dei semi oltre naturalmente alle dimensioni e la forma delle foglie e dell'infiorescenza.
È interessante riportare anche come i giardinieri, più sbrigativamente, dividono il genere in due grandi gruppi: a fiori bianchi e a fiori gialli.
Le specie del genere Alyssum non sono da confondere con le piante del genere Gynopogon (famiglia delle Apocynaceae); in particolare con Alixia stellata dalla quale si ricava la "corteccia di alisso" usata in farmacopea.
Un'altra possibile fonte di confusione è data dalla pianta Lobularia maritima (L.) Desv. (genere sempre appartenente alla famiglia delle Brassicaceae) il cui sinonimo è appunto Alyssum maritimun Lam. In effetti, nelle vecchie classificazioni le specie dell'attuale genere Lobularia appartenevano al nostro genere.
Specie
Di seguito un elenco delle sole specie italiane spontanee:
Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della nostra flora) l'elenco seguente utilizza il sistema delle chiavi analitiche.
- Gruppo 1A : piante perenni suffrutticose (piccola pianta legnosa con rami erbacei);
- Gruppo 2A : petali retusi (bifidi); frutti con 2 - 4 semi per loggia;
- Gruppo 3A : fusti legnosi con rosette di foglie; fusti fioriferi con foglie più piccole; frutti a valve glabre;
- Gruppo 4A : foglie basali lunghe 4 - 12 cm con lamina a denti ottusi;
- A. leucadeum Guss - Alisso di Leuca: 4 semi per loggia (diametro 4 mm) con ala larga.
- Gruppo 4B : foglie basali lunghe 3 - 5 cm, intere; 2 semi per loggia (diametro 1,5 - 1,8 mm) con ala larga;
- A. petraeum Ardonio (sinonimo = A. gemonense L.) - Alisso di Gemona
- Gruppo 3B : fusti legnosi striscianti (senza rosette); foglie progressivamente ridotte verso l'alto; frutti a valve grigio - tormentose;
- Gruppo 5A : frutti discoidali; infiorescenza a racemo allungato:
- A. montanum L. - Alisso montanino: frutto lungo il doppio dello stilo; foglie inferiori lunghe 10 - 20 mm.
- A. diffusum Ten. - Alisso diffuso: frutto lungo come lo stilo; foglie inferiori lunghe 6 - 7 mm.
- Gruppo 5B : frutti cilindrici lunghi; infiorescenza a racemo molto breve;
- Gruppo 6A : frutto con valve tormentose:
- A. cuneifolium Ten. - Alisso con foglie a cuneo
- Gruppo 6B : frutto con peli sparsi;
- A. wulfenianum Bernh. - Alisso di Wulfen: foglie lineari spatolate molto allungate con fusti eretti;
- A. ovirense Kerner - Alisso di Obir: foglie spatolate a cucchiaio con lamina subrotonda; fusti striscianti e prostrati;
- Gruppo 2B : petali arrotondati; frutti con 1 seme per loggia;
- Gruppo 7A : foglie cauline lunghe fino a 35 mm;
- Gruppo 8A: portamento cespuglioso con rami legnosi; forte dimorfismo delle foglie; frutto subglabro:
- A. corsicum Duby - Alisso di Corsica
- Gruppo 8B: legnosi solo i fusti alla base; foglie omogenee; frutto pubescente:
- A. argenteum All. - Alisso argenteo: semi con ale larghe da 0,5 a 0,8 mm;
- A. bertolonii Desv. - Alisso di Bertoloni: semi con ali meno lunghe (0,2 mm);
- Gruppo 7B: foglie cauline meno lunghe (4 - 10 mm);
- Gruppo 9A: foglie verdi sulla lamina superiore e bianche sotto; frutti subcircolari da 5 mm; semi con ali piccole (0,2 mm); semi da 2 mm; petali 3 - 4 mm:
- A. robertianum Bernard - Alisso di Robert
- Gruppo 9B: foglie tormentose bianche sia sopra che sotto; frutto piccolo; semi senza ali;
- A. alpestre L. - Alisso alpestre: sepali maggiori di 2 mm; petali maggiori di 2,5 mm.
- Gruppo 1B : piante annue con fusti eretti semplici o ramosi;
- A. minutum Schlect (sinonimi = A. foliosum Auct Fl. Ital.; = A. compactum De Not) - Alisso minuto
- Gruppo 10B: frutto tormentoso; racemo lineare e allungato;
- Gruppo 11A : sepali persistenti; frutti con stilo 0,5 mm; filamenti dei 2 stami brevi;
- A. alyssoides L. (sinonimo = A. calycinum L.) - Alisso annuo
- Gruppo 11B : sepali caduchi; frutto con stilo lungo (0,7 - 1,6 mm); filamenti dei 2 stami con ala dentata;
- A. minus (L.) Rothm. (sinonimi = A. campestre Auct. Fl. Ital.; = A. siculum Jordan) - Alisso campestre: frutto coperto da peli stellati; ala dei filamenti breve;
- A. strigosum Banks et Solander (sinonimo = A. campestre Auct. Fl. Ital.) - Alisso magro: frutto coperto da peli stellati e peli patenti bifidi; ala dei filamenti più lunga;
Usi
Giardinaggio
Gli alissi sono quasi esclusivamente piante da giardinaggio, questo per la bellezza dei loro fiori, facilità di coltura e fioritura precoce.
Galleria d'immagini
Note
- ^ (EN) Alyssum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 6 aprile 2023.
- ^ (EN) Cronquist A., An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
- ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
Bibliografia
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume primo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 94.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, pag.423, ISBN 88-506-2449-2.
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