In questa zona sorgono numerosi roccioni di arenaria quarzosa modellati in forma curiosa e suggestiva. Le pietre possiedono particolari forme, antropomorfe e zoomorfe, la cui natura è da associare all'erosioneeolica[1] sebbene la tradizione popolare le attribuisca ad un antico intervento umano[1].
Non esistono evidenze di presenze umane nella zona, per questo gli archeologi ritengono che i cosiddetti megaliti siano opera del vento[1].
Ricerche e studi
Sono stati eseguiti anche degli studi di astronomia culturale da parte di Andrea Orlando, dottore di ricerca in astrofisica nucleare e presidente dell'Istituto di Archeoastronomia Siciliana, in merito alla possibile presenza di allineamenti astronomici delle rocce e quindi di una funzione rituale o persino calendariale del luogo[2].
Altri studi sui possibili allineamenti sono stati eseguiti da Paul Devins, il quale, ritenendo le rocce modellate dall'uomo ne colloca la realizzazione in epoca tardo-medievale o addirittura successiva per alcune sue parti.[3]
Nel giugno 2015 SB Research Group dell'Università di Trieste ha eseguito dei rilevamenti acustici alla ricerca di risonanze acustiche tra le rocce dell'altipiano.[4]
Eventi
Nell'intento di valorizzare il luogo e diffonderne la conoscenza nel 2012 è nato il Festival di Archeoastronomia 'Pietre&Stelle', un evento che lega la valenza paesaggistica e archeologica del luogo con il cielo. Nel 2014, tra gli ospiti d'onore della kermesse culturale vi è stato anche Franco Battiato.[5]
Il sito compare nel video della canzone Torneremo ancora di Franco Battiato, con la regia di Giuseppe La Spada, che sceglie la location per la valenza spirituale.
Note
^abcLe incredibili curiosità della Sicilia, Francesco Musolino, Newton Compton Editori, 2019, ISBN 8822739078