Dell'abitato eponimo si conoscono i resti di edifici palificati a pianta rettangolare racchiusi entro un fossato scavato nella roccia formante uno spazio ovale di circa 180 x 200 metri. Le sepolture di questa cultura, rinvenute in vari luoghi della Sicilia, ma non a Stentinello, erano fosse ovali scavate nella roccia entro cui giacciono inumati in posizione rannicchiata.
La cultura materiale comprende industria litica su selce e ossidiana (proveniente sempre dalle isole Eolie, specificatamente da Lipari), in particolare elementi di falceto rettangolari, industria su osso (punteruoli, aghi, spatole) e ceramica. I vasi, di colore nero, o comunque scuro, sono quasi sempre decorati con complicati motivi impressi o incisi di tipo geometrico o, più raramente, antropomorfo.
Il sito risulta abbandonato da anni e di difficile localizzazione, sia per la presenza di recinzioni private sia per l'assenza di cartellonistica. Individuare l'area in cui sorgeva il villaggio, ma soprattutto i fori di capanna è molto difficile, vista la presenza di vegetazione spontanea. Il luogo inoltre sorge accanto a un'area industriale che ne ha fatto perdere totalmente il valore storico.
Galleria d'immagini
L'area di Stentinello
Frammenti ceramici
Frammenti di lama di selce
Bibliografia
Luigi Bernabò Brea, La Sicilia prima dei Greci, Il Saggiatore, Milano, 1958.
Paolo Orsi, Stazione neolitica di Stentinello, 1890.
Istituto italiano di preistoria e protostoria, Atti della XXXVII Riunione scientifica: preistoria e protostoria della Calabria : Scalea, Papasidero, Praia a Mare, Tortora, 29 settembre-4 ottobre 2002, Volume 1, 2004.
S Tinè, Notizie preliminari su recenti scavi nel villaggio neolitico di Stentinello, Archivio Storico Siracusano, 1961.