Gestisce 34 centrali idroelettriche[1] che utilizzano l'acqua delle montagne circostanti per produrre circa 4500 GWh di energia elettrica all'anno, oltre a sei impianti di cogenerazione a biomassa. Alperia inoltre serve nelle città di Bolzano, Merano, Chiusa, Lazfons, Sesto e Silandro con il teleriscaldamento. Tramite l'affiliata Edyna, gestisce 8630 km di rete elettrica[2]. L'azienda è inoltre impegnata in due impianti fotovoltaici in Italia e nell'ampliamento dell'infrastruttura per veicoli elettrici.
Centrali
L'azienda gestisce svariate centrali idroelettriche in Alto Adige. La centrale idroelettrica Bressanone trae l'acqua dal bacino di Fortezza, alimentato dall'Isarco e dal bacino di Rio di Pusteria, alimentato dalla Rienza.[3]
Quella sul Tel è stata messa in funzione nel 1898, quando è iniziato l'uso dell'energia idroelettrica per la produzione di energia. Il vantaggio iniziale era la fornitura di energia elettrica per la prima illuminazione stradale delle città di Bolzano e Merano. Circa 20 anni dopo fu costruita la centrale idroelettrica di Marlengo.
L'energia dell'Adige può essere utilizzata dagli impianti di Tel e Marlengo grazie allo sfruttamento dei 200 metri di dislivello tra le due centrali.
La centrale idroelettrica di Cardano utilizza l'acqua dell'Isarco e ha un bacino di utenza di circa 4193 km² e produce 600 milioni di kWh di elettricità all'anno.[4]
La centrale idroelettrica di Glorenza viene alimentata dal lago di Resia, costruito tra il 1947 e il 1949; l'acqua già utilizzata viene in parte fatta defluire e in parte trasferita su canali che scorrono in superficie verso un bacino di bilanciamento, e da lì raggiunge l'Adige; il bacino di bilanciamento può regolare l'approvvigionamento idrico della centrale elettrica di Castelbello.
La centrale di Bolzano sfrutta principalmente l’energia termica proveniente dal termovalorizzatore dei rifiuti solidi urbani[6].
In prossimità sorge il serbatoio di energia alto oltre 40 metri entrato in servizio nel 2017. Qui vengono immagazzinati circa 5800 m³ di acqua scaldata dal termovalorizzatore garantendo così un accumulo fino a 220 MWh di energia termica.