Ai Mondiali di Lahti del 1989 vinse la medaglia di bronzo nella 50 km a tecnica libera e ottenne il quarto posto nella 15 km a tecnica classica, il sesto nella 30 km a tecnica classica e il quinto nella staffetta 4x10. Non vinse invece alcuna medaglia nella successiva rassegna iridata, Val di Fiemme 1991 (6° nella 50 km e 5° nella staffetta i migliori risultati). Ai XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992 fece parte della squadra unificata (21° nella 30 km, 4° nella 50 km, 5° nella staffetta).
Raccolse un'altra medaglia di bronzo iridata l'anno dopo, ai Mondiali di Thunder Bay1995, piazzandosi sul terzo gradino del podio nella 30 km a tecnica classica. Nel 1997 ai Mondiali di Trondheim tornò nuovamente sul gradino più alto del podio vincendo la medaglia d'oro nella 30 km a tecnica libera, battendo il campione di casa Bjørn Dæhlie, con il tempo di 1:06:28,2. Nella stessa rassegna mondiale vinse anche altre due medaglie: una d'argento nella 10 km a tecnica classica, chiudendo al secondo posto alle spalle di Dæhlie, e una di bronzo nella 25 km a inseguimento, preceduto di 7 decimi da Dæhlie e da 6 dal finlandeseMika Myllylä[1]. Nella 50 km a tecnica classica chiuse al quarto posto alle spalle di Myllylä e dei norvegesiJevne e Dæhlie.
Prokurorov chiuse la sua carriera olimpica a Salt Lake City 2002, in cui fu nuovamente scelto come alfiere della squadra russa per portare la bandiera del proprio paese durante l'apertura dei Giochi, disputando due gare (28° nella 50 km, 29° nell'inseguimento); disputò la sua ultima gara in Coppa del Mondo a Lillehammer il 28 marzo 2002 e diede l'addio alle competizioni con una gara FIS corsa nel suo Paese natale, a Syktyvkar, il 28 marzo successivo.
Carriera da allenatore
Dopo il ritiro dall'attività agonistica divenne allenatore della nazionale russa; in tale veste fu presente a Torino 2006, alla guida della squadra femminile[2].
Il 10 ottobre 2008 morì in un incidente stradale a Vladimir, quando un autista ubriaco investì la sua automobile[2][3].