L'Agordino non si limita alla sola valle del Cordevole, ma si estende anche sui suoi affluenti con le vallate relative. Tra i corsi d'acqua principali, ancora procedendo da sud, sono da ricordare il Bordina (sinistra), il Sarzana (destra), il Tegnàs con la valle di San Lucano (destra), il Corpassa (sinistra), il Biois con la valle del Biois (destra), il Fiorentina con la val Fiorentina (sinistra), il Pettorina con la val Pettorina (destra) e il Rio di Andràz (sinistra). Fa eccezione il territorio di Gosaldo che fa parte del bacino del Mis.
Ciò che ovviamente più caratterizza il territorio è la presenza di numerosi gruppi montuosi, molti dei quali sono tra i più importanti e noti delle Dolomiti, come la Marmolada, le cime d'Auta, il monte Civetta con la Moiazza, il Pelmo, l'Agner.
Comuni
Nell'Agordino si possono far ricadere sedici comuni, per un totale di 20.872 abitanti (al 31 marzo 2008).
La vastità della regione è alla base delle notevoli differenze, specialmente culturali, che si notano tra i vari paesi. Per esempio, la zona più meridionale è tradizionalmente più legata alla città di Belluno, mentre quella settentrionale si caratterizza per una cultura maggiormente ladina che la avvicina al Cadore e all'Alto Adige.
Storia
Il territorio dell'Agordino, come viene inteso oggi, è stato definito solo di recente ed è costituito da realtà con storia e tradizioni molto diverse.
Nel 1807 i francesi di Napoleone assegnarono i territori del capitaniato al dipartimento della Piave (con l'esclusione di Livinallongo e Colle Santa Lucia). Le regole vennero abolite e al loro posto sorsero i comuni: Agordo (con La Valle), Riva (attuale Rivamonte), Gosaldo, Voltago, Taibon, Cencenighe (con San Tomaso), Alleghe, Calloneghe (attuale frazione di Rocca Pietore), Rocca (attuale Rocca Pietore), Canal (attuale Canale d'Agordo), Vallada, Sapade (attuale Falcade).