Abraham dipinse quasi solo composizioni di fiori; la sua prima commissione importante fu quella per il nobile messineseAntonio Ruffo, un raffinatissimo collezionista che fu il primo italiano a richiedere un'opera di Rembrandt.
Di seguito Brueghel soggiornò a Roma, dove si sposò con un'italiana e ritrasse soprattutto fiori e nature morte in dipinti richiestissimi dai collezionisti, completati da figure umane dipinte da artisti quali Giacinto Brandi, Maratta, Baciccio, Nicola Vaccaro e altri. Nel 1670 fu accolto nell'Accademia di San Luca.
Negli ultimi anni la vita di Abraham si divise tra lunghi soggiorni a Roma e a Napoli, dove, a detta delle fonti coeve, si era guadagnato il soprannome di Brueghel il fracassoso.
Alla Galleria dell'Accademia (Napoli) si conserva la una tela, dal titolo Pomona o Estate (dimensioni 76x102 cm, inventario 714) che nel vecchio inventario era attribuita a "Scuola Napoletana" e che risulta dal 1971 assegnata a Brueghel, con la collaborazione di "ignoto autore romano".[1]
Note
^ Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, p. 102 e fig. 10, SBNNAP0178087.