A come Andromeda (miniserie televisiva)

A come Andromeda
Nicoletta Rizzi (Andromeda) e Luigi Vannucchi (John Fleming) in una puntata della miniserie.
PaeseItalia
Anno1972
Formatominiserie TV
Generefantascienza
Puntate5
Durata60 min (episodio)
Lingua originaleitaliano
Dati tecniciB/N
4:3
Crediti
RegiaVittorio Cottafavi
SoggettoFred Hoyle
SceneggiaturaInisero Cremaschi, John Elliot
Interpreti e personaggi
FotografiaGiampiero Puliti, Nevio Sivini
MontaggioGennaro Oliveti
MusicheMario Migliardi
ScenografiaMariano Mercuri
CostumiAndretta Ferrero
ProduttoreRAI
Prima visione
Dal4 gennaio 1972
Al1º febbraio 1972
Rete televisivaProgramma Nazionale

A come Andromeda è una miniserie televisiva di fantascienza in cinque puntate diretta da Vittorio Cottafavi, trasmessa dal Programma Nazionale nel 1972.

Rifacimento della miniserie televisiva A for Andromeda di Fred Hoyle e John Elliot, prodotta dalla BBC nel 1961, l'adattamento per la televisione italiana si deve allo scrittore Inisero Cremaschi.

Trama

In un prossimo futuro (nei titoli di testa di ogni puntata appare l'annotazione "Questa storia si svolge in Inghilterra l'anno prossimo") vicende scientifiche, umane, spionistiche, politiche e militari fanno da sfondo al primo contatto con un'intelligenza aliena, che porterà i protagonisti a confrontarsi con una realtà inaspettata, mettendo a nudo le proprie coscienze e debolezze.

Prima puntata

In Inghilterra, il più potente radiotelescopio del mondo sta per essere inaugurato presso l'osservatorio di Bouldershaw Fell, una località dello Yorkshire.[1] Le sue funzioni vengono descritte dal professor Ernest Reinhart, direttore dell'osservatorio, alla nuova addetta stampa Judy Adamson, in realtà un'agente del servizio segreto incaricata di indagare su una fuga di notizie che sembra provenire dall'interno dell'osservatorio.

Luigi Vannucchi (John Fleming) e Paola Pitagora (Judy Adamson) in una sala da bowling del villaggio di Bouldershaw Fell.

La sera prima dell'inaugurazione il radiotelescopio inizia a ricevere un segnale proveniente dalla Galassia di Andromeda, che l'equipe scientifica condotta dal fisico John Fleming e dall’ingegner Dennis Bridger considera un possibile messaggio inviato da una civiltà extraterrestre. L'inaugurazione viene rinviata per dare il tempo agli scienziati di analizzare il fenomeno. Mentre Fleming lavora per interpretare il messaggio, Bridger si reca di nascosto in una sala corse del villaggio di Bouldershaw Fell, da dove, utilizzando una telescrivente, trasmette informazioni alla "Intel", una potente organizzazione dedita allo spionaggio industriale.[2]

Qualche giorno dopo la notizia del messaggio proveniente da Andromeda è su tutti i giornali e il Governo chiede le dimissioni di Fleming per aver rivelato l'evento alla stampa senza alcuna autorizzazione. Lo scienziato riesce tuttavia a mantenere l'incarico dimostrando di aver compreso che il messaggio è il progetto per la costruzione di un potente calcolatore, enormemente superiore a quelli prodotti dall'uomo. Per completare l'interpretazione del messaggio, Fleming richiede di poter utilizzare i potenti elaboratori in uso ai militari; a tale scopo, e a causa della continua fuga di notizie, il governo decide di trasferire l'intera équipe alla base missilistica di Thorness, nella Scozia settentrionale.

Seconda puntata

Paola Pitagora (Judy Adamson), Tino Carraro (Ernest Reinhart) e Luigi Vannucchi (John Fleming) nella sala di controllo del radiotelescopio.

Mentre Judy continua le sue indagini, subendo anche un attentato da parte dell'Intel, arriva il momento della messa in funzione del supercalcolatore, ma l'apparecchiatura dapprima non parte. Tuttavia, dopo che la cerimonia inaugurale è terminata con quello che sembra un insuccesso, destando il malumore delle autorità, improvvisamente il calcolatore inizia a emettere dati, con gioia di Fleming e Judy, che nell'occasione iniziano un rapporto sentimentale. Dopo lo scambio di dati relativi a tutti gli elementi chimici, il calcolatore passa alla biologia, chiedendo informazioni sugli acidi nucleici. Per procedere viene perciò cooptata nell'équipe una biologa, la dottoressa Madeleine Dawnay, con la quale però Fleming si rifiuta di collaborare, cominciando a sospettare che la macchina abbia qualche fine, che ancora gli è sconosciuto, ma che lo spaventa. Judy intanto prosegue le sue indagini e riesce a scoprire l'attività di spionaggio di Bridger, che viene eliminato da un sicario della Intel essendo ormai uno scomodo testimone.

Terza puntata

L'incontro tra Barnett della Intel e John Fleming

Madeleine, dopo essere riuscita sulla base dei dati forniti dal calcolatore a sintetizzare il DNA, chiede ad alcuni membri del suo staff universitario di raggiungerla. Tra essi c'è la dottoressa Christine Flemstad, che fin dall'inizio sembra subire una particolare attrazione verso il calcolatore. Fleming, dopo aver rifiutato una proposta della Intel, torna a collaborare e intuisce che le misteriose piastre terminali ad alta tensione del calcolatore permettono una comunicazione diretta con il cervello, permettendo alla macchina di acquisire informazioni in modo molto più veloce sulla biologia umana.

La nascita di Andromeda (Nicoletta Rizzi)

Una notte Christine, come in uno stato di trance, afferra con entrambe le mani i terminali rimanendo uccisa per folgorazione; questo permette alla macchina di acquisire un'analisi biologica completa, sulla base della quale fornisce informazioni per la sintesi di una cellula umana che inizia a moltiplicarsi. Dopo pochi giorni, con una rapidità impensabile secondo le normali leggi biologiche, viene alla luce un nuovo individuo e, tra lo stupore generale, si scopre che ha le sembianze di Christine.

Quarta puntata

Fleming è sempre più convinto che la ragazza, chiamata Andromeda, sia solo il primo passo compiuto da una intelligenza superiore per sottomettere gli umani e ritiene che debba essere tenuta lontana dal calcolatore, ma non viene ascoltato. Infatti, i militari intuiscono il potenziale della sinergia tra il calcolatore e la ragazza, chiedendole di progettare un missile in grado di distruggere un oggetto non identificato in orbita intorno alla Terra; come previsto il lancio del missile distrugge l'oggetto in volo e la politica si mette in moto per sfruttare al massimo le potenzialità della nuova situazione.

L'incontro tra Andromeda e il calcolatore

Fleming allora, per interrompere la perfetta simbiosi fra Andromeda e il calcolatore, decide di fare un esperimento: comunica alla macchina la morte della ragazza, suscitando però l'immediata reazione della donna, che per informare il calcolatore di essere ancora viva mette le mani sui terminali, ricevendone come punizione una scarica elettrica che le provoca ustioni. Dopo tale evento i militari impediscono a Fleming l'accesso al calcolatore, mentre Andromeda guarisce rapidamente sintetizzando un enzima che il Governo intende sfruttare commercialmente, suscitando lo sdegno di Madeleine, che inizia a condividere i dubbi di Fleming. Andromeda fa comunicare tramite il calcolatore la formula dell'enzima alla dottoressa, ma questa, dopo aver sintetizzato la sostanza, si sente male, nota delle piaghe sulle mani e accasciandosi entra in coma.

Quinta puntata

Fleming, insieme a Reinhart, si convince che la produzione del falso enzima sia stata una reazione del calcolatore alla minaccia costituita da Andromeda, in quanto nata imprevedibilmente imperfetta, come tutti gli esseri umani, e prospetta la possibilità che sia lei la sua prossima vittima. Durante la notte, Andromeda cerca di uccidere Fleming, che riesce a farle confessare che non ha agito per ordine del calcolatore, ma per la sofferenza che le provoca un'attrazione verso di lui. John le chiede di salvare Madeleine e, dopo un iniziale rifiuto, lei sembra acconsentire, ma non riuscirà a impedirne la morte.

Fleming dopo la distruzione del calcolatore

Contemporaneamente egli studia un piano per penetrare nell'edificio del calcolatore e programmarlo in modo da continuare a sfruttarne le enormi potenzialità, ma potendo tuttavia controllarlo e nel contempo "salvare" la ragazza sottraendola alla sua influenza. Reinhart arriva a Thorness insieme al sottosegretario Osborne, e i due permettono a Fleming, in incognito, di arrivare al calcolatore.

John inizia la sua opera ma pochi minuti dopo Andromeda entra nella sala e viene indotta, come Christine, ad afferrare i terminali rimanendo apparentemente folgorata. Fleming decide allora di distruggere il calcolatore, ma la formula originale del messaggio, che permetterebbe di ricostruirlo, è chiusa nella cassaforte della sala. Egli torna quindi nella sua stanza dove trova Andromeda, che gli rivela di essere in possesso della chiave; lui le chiede di distruggere il messaggio e, dopo un iniziale rifiuto, lei accetta di bruciare i nastri con i tabulati. L'azione riesce e dopo che i due sono fuggiti dalla base, mentre John abbatte la recinzione con un bulldozer, Andromeda fugge lungo la scogliera e arrivata in cima al promontorio decide di uccidersi, lasciandosi cadere in mare. Fleming e Judy, sopraggiunti poco dopo, vedono la sua stola galleggiare comprendendo come la sua morte sia l'epilogo della fine del calcolatore.

Produzione

Come usuale per l'epoca, le scene esterne furono filmate con cineprese su pellicola. Per quelle in interni, in buona parte ricreati in studio, si impiegarono telecamere e registrazione su nastro (RVM).

Le vetture nello sceneggiato hanno lo sterzo a sinistra anziché a destra, in quanto vetture italiane con targhe di scena britanniche. Fanno eccezione la Rolls-Royce della Intel e il fuoristrada pick-up che appare nella scena di Thorness.

Le apparecchiature elettroniche e informatiche usate nello sceneggiato furono fornite dall'industria Honeywell; quelle chimiche e biomedicali dalla Carlo Erba.

Interpreti

Il cast include alcuni nomi celebri del teatro e del cinema italiano dell'epoca, come Luigi Vannucchi, Paola Pitagora, Tino Carraro, Mario Piave, Enzo Tarascio, Franco Volpi e Giampiero Albertini.

La celebre cantante Patty Pravo, scelta inizialmente per il ruolo di Andromeda, abbandonò il set in Sardegna, dopo un mese di riprese, il 19 aprile 1971, inviando alla Rai una lettera con certificato medico, motivando la sua rinuncia. Rimpiazzata da Nicoletta Rizzi, fu necessario girarne nuovamente le scene.[3][4]

A Inisero Cremaschi, autore dell'adattamento televisivo, fu assegnato un piccolo ruolo, quello dell'allibratore proprietario della sala corse dalla cui telescrivente Bridger tiene i contatti con la Intel.

Location

Mario Piave e Luigi Vannucchi in una scena ambientata a Capo Caccia con vista sull'isola di Foradada

Il tragitto in auto dei protagonisti, scena d'apertura dello sceneggiato, è stata filmata nella località Cascina Vione nel comune di Basiglio in provincia di Milano, nel tratto viario per Pieve Emanuele, ribattezzato "Strada di Andromeda". Sono visibili degli agenti della Polizia stradale impegnati a tener lontane altre vetture durante le riprese, in quanto l'auto di scena procede nella corsia di sinistra, secondo l'uso britannico.

Il radiotelescopio è una delle antenne del Centro "Piero Fanti" della Telespazio nel Fucino (nelle sigle di testa di alcune puntate vengono mostrate altre antenne dello stesso Centro). La scena dell'arrivo del Primo Ministro in elicottero è stata filmata presso l'aeroporto di Bresso poco fuori Milano. Alcune scene ambientate in quello che sembra essere un bosco, quando Bridger è sulla macchina con l'emissario della Intel, sono state girate nel Parco della Villa Reale di Monza principalmente in via Mulino del Cantone che è una stradina che costeggia il fiume Lambro, visibile in alcune inquadrature. All'epoca delle riprese era possibile percorrere il Parco anche in auto.

Le scene della base militare di Thorness, sede del calcolatore, così come l'immagine dei titoli di coda, sono state girate nella regione della Gallura e a Capo Caccia. Le abitazioni erano quelle dell'allora villaggio Valtur dell'Isola Santo Stefano, in Sardegna, le cui formazioni rocciose granitiche e la bassa vegetazione ricordano quelle scozzesi. Improbabile dato il clima, una sortita balneare come quella tra Fleming e Judy Adamson. Alcune esterne notturne della stessa base sono state girate nella vecchia Fiera di Milano nei pressi del centro di produzione Rai della stessa Fiera.

Trasmissione e distribuzione

Lo sceneggiato è stato trasmesso in prima serata, alle ore 20:30 dal martedì 4 gennaio a martedì 1º febbraio del 1972 sul Programma Nazionale.[4]

Lo sceneggiato è stato distribuito in home video in un cofanetto di 3 videocassette VHS con copertina rigida dalla ELLE U Multimedia nel 2001.

L'11 aprile 2013 è stato distribuito in un cofanetto di 3 DVD con libretto interno di 12 pagine dalla Rai-Eri.

Accoglienza

Lo sceneggiato ottenne un grande successo di pubblico, con 16,8 milioni di spettatori.[5]

Colonna sonora

Lo stesso argomento in dettaglio: A come Andromeda (album).

La colonna sonora venne composta da Mario Migliardi, avvalendosi della collaborazione della cantante Edda Dell'Orso[6] e del gruppo I Cantori Moderni di Alessandroni[7]. Il famoso Tema di Andromeda è ispirato al lamento di Didone dell'opera Didone ed Enea scritta da Henry Purcell nel 1688 (Dido and Aeneas - Dido's lament: When I am laid in earth).

Altre versioni

  • Precedentemente al romanzo, Hoyle scrisse, sempre in collaborazione con John Elliot, la sceneggiatura per una serie televisiva in sette episodi A for Andromeda, prodotta nel 1961 da Michael Hayes e Norman James per la BBC e interpretata da Julie Christie non ancora famosa. Di questa serie filmata su pellicola e supportata da nastro magnetico, poi cancellato per riutilizzo, sono pervenuti soltanto dei frammenti e l'ultima puntata, registrata è conservata da un collezionista privato[8].
  • Sulla scia del successo fu prodotto nel 1962, sempre dalla BBC, il sequel The Andromeda Breakthrough.
  • Il 16 maggio 2006 fu trasmesso dalla BBC un nuovo adattamento in un unico episodio della durata di 1 ora e 25 minuti, A for Andromeda per la regia di John Strickland.

Note

  1. ^ Località di fantasia da non confondere con la vera Bouldershaw Well, sita nel Cumbria.
  2. ^ Nessun riferimento all'omonima azienda di componentistica elettronica allora inesistente.
  3. ^ Attilio Neri, L'Andromeda in tv. Dopo il gran rifiuto una chiacchierata con Patty Pravo e Nicoletta Rizzi, in Bolero-Teletutto, 2 maggio 1971, pp. 52-54.
  4. ^ a b Luca Venzano, A come Andromeda (1972), su Pagine 70, 7 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2012).
  5. ^ Mariagrazia Bruzzone, Piccolo grande schermo. Dalla televisione alla telematica, Bari, Dedalo, 1984, p. 122.
  6. ^ A come Andromeda, su beatrecords.it.
  7. ^ (EN) Mario Migliardi - A come Andromeda, su Discogs, Zink Media.
  8. ^ A for Andromeda episode recovered, su btinternet.com. URL consultato il 20 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).

Bibliografia

  • Fred Hoyle, John H. Elliot, A come Andromeda. Romanzo, Milano, Feltrinelli, 1965 (or. ing.: Fred Hoyle, John H. Elliot, A for Andromeda, adapted by Jennifer Taylor, illustrated with photographs from the B.B.C. television serial, London, Macmillan, 1964)

Altri progetti

Collegamenti esterni

Strategi Solo vs Squad di Free Fire: Cara Menang Mudah!