Come la precedente del 1971, anche questa edizione venne diretta da Gian Luigi Rondi sotto il controllo del commissario straordinario, Filippo Longo; il Leono d'oro alla carriera venne assegnato a Charlie Chaplin. L'Associazione nazionale autori cinematografici e l'AACI (Associazione Autori Cinematografici Italiani) organizzarono a Venezia, in evidente alternativa alla Mostra, le Giornate del cinema italiano, basate su proiezioni e dibattiti con gli autori da svolgersi nelle piazze della città; l'iniziativa venne ripetuta nel 1973 e rese più evidente la crisi della mostra e la necessità di una sua riforma. Nel 1973 Rondi si dimise e, dato che il nuovo statuto non era ancora stato approvato dal Parlamento, l'edizione del 1973 non fu celebrata e venne ripresa solo nel 1974 sotto forma di rassegna di proposte, retrospettive e convegni con le proiezioni decentrate nella città.[1][2] La mostra fino al 1979 non fu organizzata: dal 1974 al 1976 vi fu una sezione dedicata al cinema all'interno della Biennale di Venezia e ci furono due retrospettive nel 1975 e nel 1978.[3]