...And Justice for All è il quarto album in studio del gruppo musicale statunitense Metallica, pubblicato il 7 settembre 1988 dalla Elektra Records.[20]
L'album rappresentò il primo vero grande successo commerciale del gruppo, raggiungendo la top 10 di varie classifiche mondiali e venendo certificato disco di platino dalla RIAA in poche settimane.[21] Sin dalla sua pubblicazione, l'album ha venduto oltre otto milioni di copie nel mondo portando i Metallica ad essere maggiormente conosciuti a livello mondiale.[21] Per il terzo singolo One fu realizzato il primo video musicale della loro carriera.[22]
Nel giugno del 2017 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla ventunesima posizione dei 100 migliori album metal di tutti i tempi.[23]
Rispetto alle precedenti pubblicazioni del gruppo, l'album è caratterizzato da arrangiamenti più sofisticati, grazie ai quali è stato spesso considerato come un precursore del nascente genere del progressive metal.[24] Alcuni brani come Eye of the Beholder e Harvester of Sorrow sono inoltre annoverati, grazie ai loro riff thrash dal tempo notevolmente rallentato rispetto a quanto fosse usuale in quegli anni, tra i primi ad aver ispirato il groove metal poi perfezionato dai Pantera.[25] Si tratta inoltre del primo album in studio registrato insieme al bassista Jason Newsted, entrato in formazione dopo la morte di Cliff Burton avvenuta nel 1986, nonché l'ultimo coprodotto insieme a Flemming Rasmussen. Tuttavia, un'altra caratteristica per cui il disco viene ricordato è proprio per la difficoltà nel riuscire ad ascoltare il basso, registrato ad un volume praticamente inudibile. A tal proposito, lo stesso Newsted commentò:[26]
Il batterista Lars Ulrich successivamente dichiarò che ciò fu dovuto al fatto che, in fase di missaggio finale, lo stesso Ulrich e il frontman James Hetfield vollero aumentare così tanto il volume di chitarre e batterie che il basso praticamente scomparve.[27]
Il 2 novembre 2018 l'album è stato ripubblicato in edizione rimasterizzata e accompagnato da un'edizione deluxe e da un'edizione box set, comprensiva di demo e live, tra cui il concerto tenuto a Seattle nel 1989 originariamente presente in formato video nell'album dal vivo Live Shit: Binge & Purge.[28]
La maggior parte dei brani fu composta dai soli Hetfield e Ulrich, sviluppando la creazione delle composizioni su vari riff di chitarra di Hetfield e poi intitolandole e costruendoci un testo sopra a seconda dei tipi di riff in esse contenute, a volte anche più di sei o otto in una sola composizione.[27] Il chitarrista Kirk Hammett ha contribuito alla composizione musicale di quattro brani e alla registrazione di vari assoli, mentre Newsted diede il proprio contributo al riff principale del brano d'apertura Blackened, per il quale ispirerà quello di chitarra (originariamente suonato al basso);[27] il bassista fu tuttavia estromesso completamente dal restante processo di scrittura del disco, sia in seguito all'atteggiamento in merito di Ulrich e Hetfield, sia per sua stessa decisione, spiegando che «Sapevo che dovevo restare al mio posto, e che non avrei potuto comporre meglio di James [Hetfield]».[27] Le parti di basso furono pertanto registrate una volta che il disco era stato completamente scritto.[27]
L'album si apre con Blackened, il quale testo si riferisce alla distruzione della Terra e della fine della razza umana. La seconda traccia, l'omonima ...And Justice for All, è una delle più lunghe del disco e parla della giustizia come valore dimenticato dall'uomo e dal sistema. Eye of the Beholder parla della privazione della libertà di espressione.[29] Il testo della traccia successiva, One, è ispirato al film E Johnny prese il fucile e parla della disperazione di un uomo che, dopo aver perso braccia e gambe in guerra, è collegato a dei macchinari per vivere e non può né parlare né muoversi.[27] Si passa a The Shortest Straw, brano ispirato alla storia di Julius ed Ethel Rosenberg, i due coniugi condannati a morte per cospirazione. Seguono il singolo Harvester of Sorrow e The Frayed Ends of Sanity, traccia contenente un campionamento tratto da Il mago di Oz,[30] la strumentale To Live Is to Die, dedicato alla memoria di Cliff Burton (l'ultimo brano accreditato anche al bassista), e Dyers Eve, la quale narra dell'infanzia di Hetfield e del suo rapporto con i genitori.[31]
Testi di James Hetfield, musiche di James Hetfield, Lars Ulrich e Kirk Hammett, eccetto dove indicato.