Zamyn-Ùùd (mongolo: Замын-Үүд , porta delle strade) è una cittadina e un sum (suddivisione amministrativa di secondo livello) della provincia del Dornogov’ nel sud-est della Mongolia. È un posto di confine e l'ultima stazione in territorio mongolo della linea ferroviaria Transmongolica prima di entrare in Cina e proseguire per Pechino.
La popolazione era stimata a 11.527 persone nel 2008.[2]
Nel 2004, è stata ufficialmente creata la Zona di Libero Commercio di Zamyn-Ùùd. Ha un'area di 900 ettari e si trova tra l'insediamento di Zamyn-Ùùd e il confine cinese.
La città è situata presso il confine tra Mongolia e Repubblica Popolare Cinese.
L'importanza di questa città, e di quella cinese di Erenhot, oltre il confine, in Cina, è quella di essere poste sul principale asse ferroviario (Ferrovia Transmongolica) e stradale che connette Mongolia e Cina, in corrispondenza del confine tra i due paesi.
La città è connessa con Čojr, via Sajnšand con delle piste nel deserto di difficile percorrenza anche se una strada migliore è in costruzione.[3]. Da Čojr ad Ulan Bator esiste un'ottima strada asfaltata.
La corrispondenza con la contigua Erenhot permette l'accesso alla autostrada cinese 208 di cui Erenhot è punto finale e la prosecuzione verso la Cina Centrale.
La Ferrovia Transmongolica che attraversa la città, secondo valutazioni statistiche di transito, ha avuto nel 2004 950.000 persone in transito transfrontaliero.[4]
La città, per la sua situazione particolare di luogo di transito, è stata eretta a speciale "Area Economica Libera", costituita nel 2004.[5]
Essendo che le banche cinesi non trattano la valuta mongola (Tugrik), la città di Zamyn-Ùùd è la prima in entrata in Mongolia dalla Cina, o l'ultima in uscita dalla Mongolia dove si tratti tale valuta. Un ufficio di cambio è presso la stazione ferroviaria.
Note
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