«L'acqua consiste nel bagnare e nello scorrere in basso; il fuoco consiste nel bruciare e nell'andare in alto; il legno consiste nell'essere curvo o diritto; il metallo consiste nel piegarsi e nel modificarsi; la terra consiste nel provvedere alla semina e al raccolto. Ciò che bagna e scorre in basso produce il salato, ciò che brucia e va in alto produce l'amaro; ciò che è curvo o diritto produce l'acido; ciò che si piega e si modifica produce l'acre; ciò che provvede alla semina e al raccolto produce il dolce.[4]»
Vengono studiati i loro rapporti, connessioni in un circolo di interazioni reciproche.
La dottrina spiega che esistono due flussi, due cicli, quello della generazione madre-figlio (生, shēng) e quello del controllo-inibizione nonno-nipote (剋/克, kè)
Generazione
Il legno alimenta il fuoco
Il fuoco provoca cenere, nutrendo la terra
Dalla terra vengono estratti i materiali (metallo)
Il metallo trasporta l'acqua
L'acqua nutre il legno
Controllo
Il legno impoverisce la terra
La terra assorbe l'acqua
L'acqua spegne il fuoco
Il fuoco fonde il metallo
Il metallo spezza il legno
I due cicli sono strettamente connessi: l'acqua infatti spegne il fuoco, dalle cui ceneri si forma la terra; la terra assorbe l'acqua da cui nasce il legno degli alberi; il legno succhia ed impoverisce la terra, che scopre i metalli al suo interno; il metallo dell'ascia abbatte gli alberi, il cui legno diviene pronto per essere bruciato, dando vita al fuoco; il fuoco fonde il metallo, che liquefacendosi si trasforma in acqua, e i due cicli proseguono.[5]
Il ciclo di inibizione viene studiato anche dalla medicina tradizionale cinese sulla base delle suddette emozioni, considerando che la paura (acqua) offusca la gioia (fuoco), la gioia dissolve la tristezza (metallo), la tristezza spegne la collera (legno), la collera mette a tacere le rimuginazioni (terra), e le riflessioni tengono a freno la paura.[8]
Analogie
I cinque elementi cinesi sono stati posti in analogia con i quattro della tradizione occidentale, dato che tre di essi, il fuoco, l'acqua e la terra, sono ricorrenti in entrambi. La concezione cinese possiede tuttavia una peculiarità che consiste nel carattere trasmutatorio dei suoi elementi,[9] da intendere come «forze attive o facoltà dinamiche»,[10] capaci di convertirsi l'una nell'altra.[9]
Pur avendo due elementi in più, si può notare una certa somiglianza del legno col concetto occidentale dell'aria, poiché entrambi corrispondono alle qualità del punto cardinale est,[11] della primavera, dell'infanzia e della crescita, mentre il metallo sembra inglobato nelle proprietà occidentali della terra, quali l'ovest, l'autunno e il declino.[12] La terra in Cina occupa propriamente il centro della rosa dei venti, ed è più che altro la matrice degli altri quattro elementi,[13] come in Occidente lo è la prima materia o etere.[14]
Note
^Clara Bulfoni, Tradizione e innovazione nella civiltà cinese, pag. 101, FrancoAngeli, 2002.
^Dietmar Krämer, Nuove terapie con i fiori di Bach, vol. III, Meridiani dell'Agopuntura e fiori di Bach. Corrispondenze tra i binari, op. cit., pp. 27-28, Roma, Mediterranee, 2000.