Secondo la medicina tradizionale cinese, lungo il corpo umano scorrono dei canali di energia (qi) detti meridiani (脈T, 脉S, maiP) analoghi a vasi o ad arterie, che formano un sistema organico (Jing Luo).[1] Si tratta di flussi energetici di materia fine non riscontrabili direttamente a livello sensoriale.[2]
Suddivisione dei meridiani
I meridiani si suddividono in due categorie:
meridiani Jing, ossia quelli principali,[3] che scorrono per lo più longitudinalmente e in profondità nel corpo;
meridiani Luo, ossia quelli trasversali,[4] che fungono cioè da collegamento tra i meridiani principali, perciò detti anche collaterali.
Jing Mai o meridiani principali
I meridiani Jing vengono associati ad un particolare organo, e ad uno dei cinque elementi della filosofia taoista. Secondo il principio della polarità sono suddivisi in cinque meridiani yin e cinque yang, più altri due meridiani "regolatori", quindi in tutto dodici:
Oltre i 12 meridiani principali, gli Jingmai comprendono 12 meridiani tendino-muscolari, 12 divergenti, 8 meridiani straordinari, il canale detto huato, e una serie di punti bilaterali sulla parte bassa della schiena la cui scoperta è attribuita al medico Hua Tuo.
In base all'arto di appartenenza, sono anche suddivisi in meridiani yin del braccio,[17] meridiani yang del braccio,[18] meridiani yin della gamba,[19] e meridiani yang della gamba.[20]
Contando il numero di punti unici su ogni meridiano, si arriva a un totale di 361, che coincide con il numero dei giorni dell'anno secondo il calendario lunare, anche se questo metodo ignora il fatto che la maggior parte dei punti sia bilaterale, portando il totale effettivo a 670. Evitando di contare due volte i punti bilaterali, ci sono circa 400 agopunti, la maggioranza dei quali è situata su uno dei venti canali principali, cioè i dodici meridiani principali e gli otto meridiani straordinari.[21]
Luo Mai o meridiani trasversali
I meridiani Luo (pronuncia: Lo), di natura secondaria, si situano in genere tra la pelle e i muscoli, ramificandosi in canali sempre più sottili. Hanno la funzione di collegare un meridiano principale yang ad uno yin, cosicché questi ultimi risultano accoppiati.[22]
Le coppie di meridiani sono così i seguenti:
Rene – Vescica
Stomaco – Milza-Pancreas
Polmone – Intestino crasso
Fegato – Cistifellea
Cuore – Intestino tenue
Triplice riscaldatore – Pericardio
Ogni coppia è associata ad uno dei cinque elementi ideati ed elaborati dal pensiero filosofico cinese (terra, metallo, acqua, legno, fuoco). Poiché si tratta di sei accoppiamenti, i due meridiani "regolatori" (Triplice riscaldatore-Pericardio) sono raggruppati nello stesso elemento fuoco già associato al Cuore-Intestino tenue.
I Luomai comprendono le 15 arterie maggiori che collegano i 12 meridiani principali in vari modi, oltre all'interazione tra gli organi interni associati e altre strutture interne correlate. Il sistema collaterale incorpora anche una distesa ramificata di vasi capillari che si diffondono in tutto il corpo, come le dodici regioni cutanee.
Meridiani straordinari
Gli otto meridiani straordinari (奇經八脈T, 奇经八脉S, qí jīng bā màiP) vengono utilizzati nello studio del qigong, del taijiquan e dell'alchimia cinese; sono considerati vasi di stoccaggio dell'energia e non sono direttamente collegati agli organi interni.
Tra le più antiche forme di terapia dei meridiani è l'agopuntura, che pungendo degli specifici punti posti lungo di essi cerca di risanare un loro squilibrio dovuto a un eccesso o un difetto di energia.[23]
L'eccesso (yang) o il difetto (yin) non è da confondere con lo stato naturale dei meridiani, ad esempio il meridiano del rene, di tipo yin, potrebbe subire tanto un deficit yin, come un sovraccarico yang di energia.[24]
Il ripristino dell'energia avviene spostandola da un meridiano che ne abbia in eccesso ad uno che ne abbia specularmente in difetto. Una terapia come l'agopuntura, la moxibustione, o anche la digitopressione, dovrà però tenere conto della direzione in cui si muove l'energia secondo lo schema del ciclo dei mutamenti, tipico della filosofia cinese che vede la presenza dei cinque elementi della natura anche nel microcosmo umano, associandoli ad una specifica emozione: terra → metallo → acqua → legno → fuoco.
Così, ad esempio, un deficit di energia del meridiano del rene (acqua), che si accompagni specularmente ad un eccesso di energia del meridiano del polmone (metallo), potrà essere riequilibrato stimolando il punto Metallo del meridiano del rene, facendo così fluire dal metallo all'acqua l'energia rimasta bloccata.
Ma se viceversa il deficit di energia fosse sul meridiano del polmone, e quello del rene ne avesse in eccesso, occorre andare a ritroso spostando progressivamente tale eccesso dall'acqua al legno, poi al fuoco, alla terra e infine al metallo. Stimolando invece il punto Acqua del meridiano del polmone, quest'ultimo verrebbe ulteriormente svuotato di energia dato che questa tenderebbe naturalmente verso il meridiano del rene.[25]
^Dietmar Krämer, Nuove terapie con i fiori di Bach, vol. III, Meridiani dell'Agopuntura e fiori di Bach. Corrispondenze tra i binari. Terapie per i bambini con fiori di Bach, trad. it., Mediterranee, 2000, pp. 127-133.