Vicia ervilia (L.) Willd., nota come ervil[1] o vecciola è una pianta erbacea della famiglia delle Leguminose, diffusa nel bacino del Mediterraneo e in Asia occidentale[2].
Fra i nomi comuni si citano: bitter vetch in inglese, gavdaneh in persiano, kersannah in arabo, yero in spagnolo, ers in francese, rovi in greco e burçak in turco.[3]
Distribuzione e habitat
I ceppi selvatici di vecciola sono distribuiti in un'area che comprende l'Europa, l'Egitto, l'Anatolia, la Siria, il Libano e il nord dell'Iraq. Tracce delle prime varietà addomesticate sono state trovate in diversi siti archeologici in Turchia, che hanno rivelato, al metodo del carbonio-14, di risalire al VII e VI millennio a.C.[4]
Coltivazione
È stata una delle prime colture domesticate. Il valore nutrizionale della vecciola per la nutrizione di ruminanti ha garantito la coltivazione della V. ervilia in Marocco, Spagna e Turchia. La pianta è facile da coltivare e da raccogliere e può essere seminata in terreni alcalini, molto superficiali.
Usi
Per il consumo umano l'amaro dei semi dev'essere rimosso attraverso la lisciviazione fatta con numerosi cambi di acqua bollente. A causa di questa amarezza, è improbabile che qualcuno possa accidentalmente confondere la vecciola con le lenticchie rosse.[5] Secondo Zohary and Hopf, solo gli esseri umani delle più povere classi economiche consumano questa coltura, o soltanto in tempi di carestia;[4]
Plinio il Vecchio scrive che la vecciola (ervum) ha delle proprietà medicinali, citando la lettera di Augusto nella quale l'imperatore romano scrisse di aver riacquistato la salute con una dieta a base di vecciola (N.H., 18.38).
La vecciola è un eccellente mangime concentrato per ovini e bovini. È stata tenuta in grande considerazione da parte degli agricoltori nel Vecchio Mondo dall'inizio dell'agricoltura per migliorare il valore nutrizionale di alimenti sfusi.[5]
Note
- ^ (EN) BSBI List 2007 (XLS), su bsbi.org.uk, Botanical Society of Britain and Ireland. URL consultato il 17 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2015).
- ^ (EN) Vicia ervilia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 24 aprile 2023.
- ^ (EN) L.L. Bellido, "Grain legumes for animal feed" in Neglected crops: 1492 from a different perspective, J.E. Bermejo and J. Leon, editors; Plant Production and Protection Series, No. 26 (Rome: FAO), pp. 273-288
- ^ a b (EN) Daniel Zohary and Maria Hopf, Domestication of Plants in the Old World, third edition (Oxford: University Press, 2000), p. 116.
- ^ a b (EN) Enneking & Francis (1997) "Development of Vicia ervilia as a grain crop for Southern Australia"
Voci correlate
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