Il Vaso Warwick, noto anche come Vaso di Adriano, è un grande artefattoromano decorato con motivi bacchici.
Storia
Fu ritrovato in frammenti tra le rovine della villa dell'imperatore Adriano[1] nel 1771 da Gavin Hamilton[2], pittore e antiquario scozzese stanziato a Roma.
Il vaso era situato nella melma di uno stagno paludoso nel punto più basso dell'immenso parco della villa, dove Hamilton aveva ottenuto i diritti di scavo e proceduto per drenare la zona. Gavin Hamilton vendette in seguito i frammenti a Sir William Hamilton, ambasciatore inglese presso la corte di Napoli[1][3].
A differenza del vaso di Portland, che fece parte della stessa collezione dell'ambasciatore, Sir William Hamilton ricevette un rifiuto da parte del British Museum per l'acquisizione, quindi affidò l'oggetto nelle disponibilità del nipote (1778)[3]: George Greville, secondo conte di Warwick, che lo espose nel giardino del suo castello[1], prima del ricovero in una serra costruita appositamente.
L'opera è stata copiata e reinterpretata innumerevoli volte durante il corso del XIX secolo, in vari materiali più o meno pregiati[3][4][6]. Oggi fa parte del repertorio classico per la realizzazione di vasi usati come ornamento da giardino.
^Per il ruolo di Gavin Hamilton come scopritore e venditore di antichità, si veda (EN) David Irwin, "Gavin Hamilton: archaeologist, painter and dealer", in Art Bulletin, n. 44, 1962, pp. 87–102.
^abcdVaso, su BeniCulturali.Marche.it. URL consultato il 12 ottobre 2015.
^Scozia, Milano, Touring Editore, 2005, pp. 107-108, ISBN88-365-3105-9. URL consultato il 12 ottobre 2015.
^Ad esempio Thomas P. Campbell (a cura di), Vaso di rappresentanza, in The Metropolitan Museum of Art Guide, New York, 2012, p. 361. URL consultato il 12 ottobre 2015.