L'unione dei comuni dei Miracoli è una unione di comuni che nasce dall'accordo tra quattro comuni italiani della provincia di Chieti.[3]
Il suo territorio comprende diversi comuni della costa meridionale abruzzese, tra la Val di Sangro e Vasto, e prende il nome dal santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino. Ne fanno parte i comuni di Casalbordino, Scerni, Pollutri e Villalfonsina; l'unione, avente sede a Casalbordino[3], comprende un'area di 122,58 km² nella quale risiedono 11 749 abitanti[2].
L'unione, istituita nel 2011[3], è un ente locale di secondo grado, costituito e disciplinato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267[4] che recepisce la legge 3 agosto 1999, n. 265,[5] in particolare l'articolo 32, al fine di mettere in comunione l'esercizio di una pluralità di funzioni e servizi. L'ente è dotato di personalità giuridica ed è governato da un presidente, da una giunta costituita da tutti i sindaci dei comuni aderenti e da un consiglio composto da una rappresentanza dei consigli comunali e dai sindaci stessi.
Lo stemma e il gonfalone dell'unione dei comuni dei Miracoli sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica nel 2015[6] a seguito di studio araldico e di realizzazione dei bozzetti grafici dell'architetto Egisto Rossetti.[7]
Lo scudo è timbrato dalla corona all’antica di cinque punte visibili, alternate da quattro sferette visibili, sostenute dal cerchio, il tutto d’oro. Sotto lo scudo, due fronde di alloro e di quercia, di verde, fruttate d’oro, decussate in punta, legate dal nastro tricolorato dai colori nazionali.»
I comuni aderenti hanno affidato all'unione diversi servizi di ambito sociale e di prossimità[8]