Tullio Vallino (Milano, 1900 – Milano, 1958) è stato un avvocato, politico e partigiano italiano.
Durante la Seconda guerra mondiale collabora con il Partito d'Azione e il CLN prendendo parte alla resistenza Milanese.[2] Nel 1944 viene arrestato e recluso per diversi mesi nel Carcere di San Vittore.[3]
Dopo la Liberazione assume l’incarico di assessore nella giunta comunale di Milano del sindaco Antonio Greppi.[4] Nel 1946 si candida all’Assemblea Costituente con Concentrazione Democratica Repubblicana.[5]
Contemporaneamente prosegue con il suo Studio, fondato nel 1925 a Milano,[6] l'attività forense nel capoluogo lombardo. Sempre nel 1946 partecipa alla fondazione de "Il Foro Padano", pubblicazione trimestrale sulla giurisprudenza nell’alta Italia.
Note
Voci correlate
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