All'inizio del Quattrocento, sotto il marchesato di Alessandro Gonzaga, il primo nucleo abitato costruito a ridosso di "Castelvecchio" fu circondato da un secondo ordine di mura.[2] Tutto attorno alle mura si estendeva un fossato originato dal corso dei torrenti Fuga e Tartarello.[3]
Nella città fortezza vi erano sette torrioni difensivi[5] ad arco circolare così chiamati:
Faceva parte delle opere di difesa quattrocentesche anche il rivellino, abbattuto nel 1757.[6]
Nel 1817 prese avvio la demolizione della seconda cinta muraria[7] che progressivamente venne conclusa nel 1920.[8]
Il torrione prese il nome dalla nobile famiglia bresciana dei Poncarale che, nel XIV e XV secolo, deteneva larghi possedimenti a Castel Goffredo ed essi diedero il nome ad uno dei cinque quartieri, borgo Poncarale, in cui era suddiviso il paese e ad una contrada, Contrada Poncarali.
Note
^ Francesco Bonfiglio, Notizie storiche di Castelgoffredo, 2ª ed., Mantova, 2005.