Il Consiglio dei Ministri del 24 dicembre 2014 lo ha nominato presidente dell'INPS[1], ha continuato la sua carica di presidente fino al 16 febbraio 2019, quando il Governo Conte I lo sostituisce con Pasquale Tridico.
Il 6 giugno 2019 riprende a collaborare con il quotidiano la Repubblica.[5]
Proposte di riforma del mercato del lavoro
Boeri ha sostenuto la necessità di riforma del sistema del mercato del lavoro italiano attraverso l'adozione di diverse misure.
Ha proposto l'introduzione del salario minimo orario e di un contratto unico a tempo indeterminato a tutele progressive per ridurre il precariato e risolvere il dualismo tipico del mercato del lavoro italiano.
Ha perorato, inoltre, l'opportunità di un diritto automatico e uniforme alle prestazioni sociali, in maniera analoga ai sistemi di tutele previsti degli ordinamenti degli altri Paesi europei occidentali.
«Solo un disoccupato su cinque (anziché quattro su cinque come avviene altrove in Europa) riceve un sussidio di disoccupazione.»
«Ci vuole comunque la volontà di fare sul serio. È da anni che si parla di riformare i nostri ammortizzatori sociali. Ma nessun governo, quale che sia il suo colore politico, lo fa.»
(Tito Boeri e Pietro Garibaldi, Un nuovo contratto per tutti, p. 107[6])
Le sue tesi sono presentate in vari saggi, oltre che in numerose consulenze televisive.
Opere
(con Agar Brugiavini) Il muro delle pensioni. Idee dall'Europa per riformare il welfare, Il Sole 24 Ore Pirola, 2000. ISBN 978-88-8363-098-9
Uno Stato asociale. Perché è fallito il Welfare in Italia, Laterza, 2000.
The Economics of Imperfect Labor Markets, con Jan Van Ours, Princeton University Press, 2008. Trad. italiana: Economia del mercati del lavoro imperfetti, EGEA, 2009. ISBN 978-88-238-2114-9
Il sito di Voxeu.org, su voxeu.org. URL consultato il 23 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2009).
Tito Boeri, Spesa e riforme mancate, su lastampa.it, La Stampa, 4 ottobre 2007. URL consultato il 12 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).