Dopo aver esordito in parti secondarie, venne lanciata dal produttore William Fox nel melodramma La vampira (1915), con lo pseudonimo di Theda Bara, anagramma di "Arab Death" ("morte araba" in inglese). I produttori le modellarono addosso l'immagine di donna perversa e tentatrice, pubblicizzandola con foto che la ritraevano con intriganti abiti egizi, attorniata da ragnatele e serpenti.
Benché non sia stata la prima ad interpretare il ruolo della donna fatale, l'attrice ebbe il merito di aver reso il personaggio noto alle masse. Per il pubblico americano diventò la "vamp", appellativo derivato da vampire (ossia vampiro), per indicare il tipo di donna dissoluta e tentatrice che si diverte a rendere gli uomini suoi schiavi, e se ne sbarazza una volta che si è conquistata la loro devozione. The Vampire è anche il titolo di una novella di Rudyard Kipling dalla quale venne tratto appunto il primo film di cui Theda Bara fu protagonista.
Nel decennio seguente il personaggio della vamp passò di moda per far spazio a quello della "maschietta" simbolo dell'età del jazz. Così nel 1926 Theda Bara si ritirò a vita privata insieme al marito, il regista Charles Brabin, sposato nel 1921. Il matrimonio durò fino al 1955, anno in cui l'attrice morì all'età di sessantanove anni per cancro allo stomaco.
Premi e riconoscimenti
Per il suo contributo all'industria cinematografica, le venne assegnata una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6307 di Hollywood Blvd.[3]