Inoltre, sempre secondo la maggior parte dei paesi, la costa della Terra di Enderby è considerata divisa in due: la costa di Kemp, che si estende dal limite orientale della regione fino al lato occidentale della baia di Edoardo VIII, alla latitudine di 56°25'E, e un tratto di costa ancora senza nome che, a partire dal lato occidentale della baia di Edoardo VIII, si estende fino al confine occidentale della regione.[1]
Storia
La Terra di Enderby è stata scoperta nel 1831 da John Biscoe, comandante della balenieraTula, ed è stata così rinominata in onore dei fratelli Enderby, proprietari della Samuel Enderby & Sons ed armatori della Tula, che incoraggiarono i loro capitani a unire la caccia alla foca con l'esplorazione della costa antartica.[2]
Descrizione
L'Australia, che rivendica questa regione come facente parte del Territorio Antartico Australiano, considera invece la Terra di Enderby e la costa di Kemp come due regioni separate (per questo si riferisce a quest'ultima come "Terra di Kemp"), rivedendone anche i confini. Secondo la visione australiana, infatti, la Terra di Enderby si estende dai 45°E ai 55°E e la Terra di Kemp dai 55°E ai 60°E, sovrapponendosi in parte alla costa di Mawson, nella Terra di Mac. Robertson. D'accordo con questi confini è anche la Norvegia, che rivendica il possesso della Terra della Regina Maud, i cui confini verrebbero, in questo modo, estesi e al cui interno si andrebbe a trovare il ghiacciaio Shinnan.
Le formazioni più significative di questa regione sono la baia di Amundsen, la baia di Casey e le montagne di Tula, di Scott e di Napier. La cima più alta è quella del monte McMaster, che arriva a 2.830 m s.l.m. Il mare che bagna la costa occidentale della Terra di Enderby e la parte orientale della costa del Principe Olav è solitamente conosciuto come mare dei Cosmonauti, mentre il mare che bagna il settore orientale della costa, ossia la costa di Kemp, è conosciuto come mare della Cooperazione.