Nel 1652 il nobiluomo Emmanuel Chauvenel, signore di Xoudaille, per esaudire l'ultimo desiderio di suo figlio Joseph, morto di peste all'età di ventiquattro anni per curare i poveri, promosse l'apertura a Nancy di una casa di carità per accogliere gli ammalati rifiutati dagli ospedali: la gestione della casa, messa a disposizione da Carlo IV di Lorena e intitolata al santo di cui il duca portava il nome, venne affidata a una comunità di cinque suore.[2]
La congregazione divenne di diritto pontificio il 4 febbraio 1859 e venne approvata definitivamente il 15 ottobre 1892.[2]
Attività e diffusione
L'apostolato specifico delle Suore della Carità di San Carlo è la visita e la cura ai poveri e ammalati a domicilio: gestiscono anche orfanotrofi e case di riposo per anziani.
Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 202 religiose in 23 case.[1]
La federazione
Dal nucleo originale di Nancy si staccarono, in tempi diversi, varie case aperte nei territori dell'Europa centrale che diedero origine a numerose congregazioni indipendenti: l'11 ottobre 1970 alcuni istituti decisero di federarsi.