Allievo di Giuseppe Gambarini, si dedicò soprattutto a scene di genere, imitando il suo maestro, col quale venne spesso confuso fino alla individuazione di un dipinto firmato e datato 1739, ora nella collezione Bargellesi a Ferrara.
Il nucleo raccolto attorno a quest'opera rivela come il pittore utilizzi invenzioni del Gambarini accostandole in nuove composizioni dove adotta una materia pittorica veloce e brillante.
Bibliografia
AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBNCFI0114992.
Stefano Ticozzi, Dizionario degli architetti, scultori, pittori, intagliatori in rame ed in pietra, coniatori di medaglie, musaicisti, niellatori, intarsiatori d'ogni etá e d'ogni nazione, vol 1, pag. 232, Vincenzo Ferrario, Milano, 1818
Pietro Zani, Pittore di capricci, cioè di caricature, di pitocchi, di ciarlatani, cose tutte riconosciute per lo più sotto il titolo di bambocciate, in Enciclopedia metodica critica-ragionata delle belle arti, IX, pag. 363, Parma 1822