Originariamente, la stazione venne inaugurata con la denominazione di "San Valentino", nome che venne poi mutato in "San Valentino-Caramanico" il 15 febbraio 1901[1]. Nel 1948 assunse la nuova denominazione di "Scafa-San Valentino-Caramanico"[2]. La denominazione finale di "Scafa-San Valentino-Caramanico Terme" venne assunta nel 1961[3].
Strutture e impianti
La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori, cui è annesso anche l'ufficio movimento, di uno scalo merci, ormai inutilizzato, composto da un piano caricatore, da un magazzino e da un binario di accesso, in parte smantellato ma ancora collegato. Sono presenti anche altre strutture come la torre dell'acqua e altri fabbricati di servizio.
Il piazzale ferroviario si compone di due binari (fino al 2016 ne erano presenti 4 di cui tre sono utilizzati per il servizio ordinario, il secondo è di corretto tracciato, mentre il primo ed il terzo erano posti su tracciato deviato, al contrario il quarto era tronco e serviva il piano caricatore). Tutti i deviatoi dell'impianto sono da 30 km/h ad eccezione di quello d'immissione dal primo binario al secondo lato Sulmona che è da 60 km/h[4]. Più a ovest della stazione tra via Castellari e via della Rinascita è presente un sottopasso per oltrepassare i binari, precedentemente agli estremi della stazione ferroviaria era presente un passaggio a livello, attraversante tutti e tre i binari di circolazione (demolito nel 2016); un sovrappasso ferroviario è presente lungo il Corso I Maggio, attraversato dal solo binario di corretto tracciato[4].
Il 26 giugno 2015, nell'ambito delle attività di RFI di rinnovo e semplificazione degli impianti, adeguamento alle normative vigenti con conseguente rialzo delle banchine e costruzione di sottopassi pedonali; altre modifiche hanno comportato la soppressione del terzo binario con relativi deviatoi di collegamento, segnali di partenza (denominati 5s e 5d) lato Roma e Pescara e le altre apparecchiature ad esso riferite; gli spezzoni di binario occupati dai deviatoi di immissione dal secondo al terzo (denominati 3b e 4b) sono state sostituiti da semplici campate di binario passanti[4]. Di conseguenza, sono stati modificati il quadro luminoso e il banco dell'apparato centrale elettrico a itinerari presente nell'ufficio movimento[4]. Il 21 dicembre 2016 è stato inaugurato un nuovo sottopasso tra via Castellari e via della Rinascita, nello stesso anno sono cessate le attivita del passaggio a livello.[5]
^Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, vol. 19, 1901, p. 138 e 169.
«Cambiamento di nome della stazione di San Valentino – Dal 15 febbraio, la stazione di San Valentino, della linea Castellammare Adriatico-Rieti-Terni, ha assunto la denominazione di San Valentino-Caramanico.»
^ Rete Ferroviaria Italiana, Le stazioni oggi in: Abruzzo, su rfi.it, 31 dicembre 2014. URL consultato il 18 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2015).