Di norma le monete imperiali romane recano nel dritto l'effigie dell'imperatore e al rovescio le sue imprese, le varie divinità venerate dai cittadini e sudditi dell'Impero, e le personificazioni allegoriche di costumi credenze e attributi associati ai vari imperatori considerati spesso veri e propri dei viventi. I materiali più diffusi per la coniazione di monete durante l'età imperiale furono: il bronzo, il rame, l'argento e l'oro. In misura più stretta l'oricalco e leghe tra rame e bronzo, mentre a partire dal III secolo si diffusero in larga misura delle leghe d'argento.
Qui in seguito si elencano una serie di personificazioni monetali usate principalmente dalla zecca della città di Roma (si ricordi che la parte occidentale dell'impero usufruiva del latino per quasi tutte le legende monetali) a partire dal principato di Ottaviano fino all'incirca al III secolo d.C. (non mancano alcune eccezioni).