Il campionato italiano maschile di pallacanestro 1942-1943 rappresenta la ventitreesima edizione del massimo campionato italiano di pallacanestro.
Il campionato è un girone all'italiana di dodici squadre, con partite d'andata e ritorno. La vittoria vale 2 punti, la sconfitta 0 ed è previsto il pareggio che vale 1 punto.
Dopo l'Armistizio del 8 settembre 1943 e la caduta del regime, tutti i G.U.F. vengono soppressi e l'attività sportiva a livello nazionale viene sospesa. Pertanto tutte le società emanazione diretta dei G.U.F. automaticamente perdono il diritto sportivo, che in ogni caso di fatto perderà valore in generale. Infatti, con la ripresa delle attività e dei campionati nella stagione 1945/46, per due stagioni, le categorie FIP classiche (Serie A e Serie B) rimarranno accantonate per essere sostituite da tornei a "serie unica" e fasi regionali, interregionali di qualificazione e finali di classificazione. Inoltre molte società in questa fase di transizione, mutarono pure denominazione ovvero molte furono sciolte e ricostituite ex novo. In pratica, alla ripresa rimasero attive solo quattro società delle dodici partecipanti alla massima serie.
Borletti Milano penalizzata di tre punti per tre rinunce.
GUF Palermo si ritirò dopo la prima giornata per i rischi connessi all'imminente invasione degli Alleati. Tutti i risultati furono annullati con conseguente esclusione dal campionato.
tutte società che cessarono l'attività a fine stagione 1942/43