Sergio Boschiero ricordava che in occasione del referendum istituzionale del 1946, non ancora undicenne, faceva parte di una banda di ragazzi che affiggeva i manifesti pro-Monarchia in tutta la provincia di Vicenza.
Negli anni '50 si iscrisse al Fronte Monarchico Giovanile, organismo dell'Unione Monarchica Italiana, divenendone successivamente segretario per il Triveneto: al Teatro ''Roma'' di Vicenza tenne il suo primo comizio pubblico (08/04/1960), alla presenza di Carlo Delcroix (Deputato del Partito Nazionale Monarchico) e del Principe Amedeo di Savoia-Aosta.
Agli inizi degli anni 60 si trasferì a Roma, lavorando come impiegato di banca, dopo essere stato nominato da Umberto II come rappresentante ufficiale dei monarchici italiani.
È stato segretario nazionale del Fronte Monarchico Giovanile dal 1962 al 1972 e segretario nazionale dell'Unione Monarchica Italiana dal 1972 al 1984 e dal 2001 al 2012.
Fu iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti a partire dal 1974 e negli ultimi anni della sua vita diresse l'Agenzia di Stampa FERT. Collaborò inoltre con la rivista di divulgazione storica, diretta da Fabio Andriola, Storia in Rete.