Il nome di questa sottotribù deriva dal suo genere più importante (Scolymus) che a sua volta è stato ricavato dalla parola greca"skolymus" che indica una specie di cardo o carciofo. Il riferimento non è molto chiaro in quanto la somiglianza di questi fiori con il carciofo è molto tenue.[5] Questo nome è stato usato anticamente da Plinio per la specie Scolymus hispanicus.[6]
Il nome scientifico di questo gruppo è stato definito per la prima volta dal botanico tedesco Christian Friedrich Lessing (Syców, 1809 – Krasnojarsk, 1862) nella pubblicazione "Synopsis generum Compositarum, earumque dispositionis novae tentamen, monographiis multarum Capensium interjectis : 126" del 1832.[2]
Habirus. Questa sottotribù è caratterizzata da specie sia annuali o che perenni; l'habitus si presenta molto spinoso con steli alati. In queste piante sono presenti sia condotti resiniferi che canali laticiferi. In particolare i generi Gundelia e Scolymus sono laticiferi con foglie spinose e con capolinisessili; inoltre in Gundelia i fiori sono solamente tubulosi.[2][3][7][8][9][10][11]
Fusto. I fusti sono eretti, glabri o pelosi. Sono ramosi nella parte alta e in genere sono fogliosi. I rami possono essere alati.
Foglie. Le foglie possono essere sia basali che cauline. Le lamine sono intere-lineari o lanceolate di tipo pennatosette con lobi grossolani e disposte lungo il fusto in modo alterno. Queste foglie in genere sono spinose.
Infiorescenza. Le infiorescenze sono composte da capolini che possono essere sia singoli che multipli. I capolini sono formati da un involucro composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati (o in alcuni casi tubulosi). Gli involucri a forma campanulata o urceolata, sono formati da due serie di squame. Il ricettacolo è provvisto di pagliette con ampie ali che racchiudono in alcuni casi gli acheni.
Frutti'. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono senza becco; il pappo può essere assente o formato da una coroncina apicale di squame anche lesiniformi.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][2][3]
La sottotribù è di recente costituzione; la circoscrizione attuale è stata fatta in base a studi molecolari di tipo filogenetico. Fino a pochi anni fa alcuni generi erano descritti in altri gruppi: Catananche e Hymenonema nella sottotribù Catananchinae e Gundelia nella tribù Gundelieae.[2] La monofilia delle Scolyminae è ben supportata[3]. All'interno della sottotribù i due generi Scolymus e Hymenonema formano un clade ben definito (monofiletico - il "core" della sottotribù), mentre il genere Catananche è un “gruppo fratello” di questo clade; il genere Gundelia, in posizione "basale", infine è un “gruppo fratello” di tutta la sottotribù.[19]
Il seguente cladogramma indica la posizione dei generi nella sottotribù.[19]
Il genere Rothmaleria che nel passato veniva collegato alle Scolyminae, attualmente, secondo le ultime analisi molecolari è stato collegato al genere Tolpis e quindi messo nella sottotribù delle Cichoriinae.[3]
Età di divergenza
Il tempo di divergenza stimato per Catananche e il clade Hymenonema-Scolymus dal loro più recente antenato comune è stimato in 17,5 milioni di anni. Per il tempo di divergenza tra gli ultimi due generi si ha 9,2 milioni di anni. La diversificazione all'interno dei tre generi sembra molto più recente e va dal circa 5 milioni di anni per Catananche e circa 4 milioni di anni per Scolymus e solo circa 1.3 milioni di anni per Hymenonema.[10][19]
Le venature delle foglie sono parallele. - Le brattee dell'involucro son 5 - 7. - I margini delle brattee involucrali sono argentei e brillanti. - Il ricettacolo è setoloso.
I fusti sono alati. - I capolini sono sessili. - Gli organi interni hanno sia condotti resiniferi che canali laticiferi. - Le foglie sono vistosamente spinose.
Specie spontanee italiane
In Italia allo stato spontaneo, per questa sottotribù, sono presenti le seguenti specie:[11]
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.