Laureato in giurisprudenza, era Maggiore di complemento del Regio esercito durante la seconda guerra mondiale. Aveva poi aderito alla RSI ed a Trieste, dopo l'8 settembre 1943, aveva svolto funzioni di magistrato militare.
Nel dopoguerra, dopo una iniziale epurazione, fece rapidamente carriera divenendo prima colonnello e poi generale. Magistrato militare, dal 1960 fu al Tribunale supremo militare. Contemporaneamente insegnava Diritto all'Università Sapienza di Roma. Maggior generale della Giustizia militare, arrivò fino alla carica di sostituto procuratore generale e di consigliere relatore e, occupandosi di tutela del segreto militare, dal 1964 al 1974 fu custode dei segreti della Repubblica italiana, dal caso Sifar (tentato golpe del Piano Solo) a quello SID (Strage di piazza Fontana)[1]. In quegli stessi anni il fratello Carlo Alberto, presidente del Tribunale di Trapani, entrò in contrasto con il locale procuratore della Repubblica Cristoforo Genna e fu costretto alle dimissioni.