Salomè (Henri Regnault)

Salomè
AutoreHenri Regnault
Data1870
Tecnicaolio su tela
Dimensioni160×101 cm
UbicazioneMuseo Metropolitano, New York

Salomè (Salomé) è un dipinto orientalista realizzato nel 1870 circa dall'artista francese Henri Regnault. L'opera fa parte delle collezioni del museo Metropolitano di New York.[1]

Storia

Henri Regnault aveva vinto il premio di Roma nel 1866 e si era recato nell'Urbe per studiare la pittura presso l'accademia di Francia alla Villa Medici. Qui Regnault conobbe una modella italiana che si chiamava Maria Veronica Concetta Latini e che sarebbe divenuta l'amante di un suo amico.[2] Regnault volle dipingere un suo ritratto davanti a un fondo rosso, ma poi decise di allargare le dimensioni della tela e di cambiare il colore dello sfondo dandogli una tonalità dorata.[3] Si pensa che l'opera sia stata conclusa a Tangeri, in Marocco, dove il pittore si era recato tramite la sua borsa di studio del premio di Roma.[4]

Nel 1912 venne annunciato che l'opera sarebbe stata venduta a un collezionista privato statunitense, ma il barone Henri de Rothschild si oppose a questa vendita e cercò di evitare che l'opera uscisse dalla Francia. Fu tutto inutile, perché nel 1916 la tela entrò a far parte delle collezioni del museo neviorchese.[5]

Descrizione

«Salvo nel Prim a cavallo, dove il cavallo è brutto, ma la figura è stupenda, il Regnault non aveva altro fine nel dipingere la Salome, il Carnefice arabo o qualunque altro soggetto, fuori [sic] dello svolgere un'armonia disusata di tinte.»

Realizzata con l'olio su tela, l'opera rappresenta il personaggio biblico di Salomè. Con i capelli arruffati e i vestiti disordinati, Salomè ha appena danzato per il suocero Erode, il governatore della Giudea.[1] Il piatto e il coltello alludono alla sua ricompensa: la testa tagliata di Giovanni il Battista.[1] Il personaggio incarna lo stereotipo della "bella giudea", che all'epoca raffigurava le donne ebree come delle vere e proprie seduttrici. Questo dipinto segna una svolta importante nell'iconografia del personaggio, in quanto in passato ella era stata rappresentata o mentre danzava per Erode, o mentre reggeva la testa mozzata del Battista: qui non c'è nemmeno quest'ultima.[7]

L'arte francese era stata circonfusa dall'orientalismo per tutto il XIX secolo, e Regnault aveva viaggiato anche in Spagna e nell'Africa settentrionale, spinto da questa ricerca dell'esotico. In questa tela, in un certo senso, l'Africa è evocata dal tappeto decorato e dalla pelle di leopardo sulla quale la ragazza poggia i piedi. Salomè indossa degli indumenti e dei gioielli esotici, come una gonna dorata semitrasparente, e delle ciabatte scure.[3]

Accoglienza

Appena qualche mese dopo il debutto sensazionale di questo quadro al Salone di Parigi del 1870,[8] il giovane Regnault venne ucciso durante la guerra franco-prussiana. Al Salone, il suo Generale Juan Prim e la Salomè furono esposti con successo. Théophile Gautier scrisse: "Prim è tutta la Spagna, Salomè è tutto l’Oriente." Il critico René Ménard noto come l'artista non avesse usato molto il chiaroscuro.[4]

La sua fama postuma fu tale che si sollevò un clamore quando la tela lasciò la Francia per l'America nel 1912.[1]

Note

  1. ^ a b c d (EN) Henri Regnault | Salome, su The Metropolitan Museum of Art. URL consultato il 4 maggio 2023.
  2. ^ (FR) Gabrielle Renaudot, L'illustration, J. Dubochet, 1912, p. 560. URL consultato il 30 luglio 2024.
  3. ^ a b (EN) Sebastian Smee, Henri Regnault ‘bewitched all of Paris’ with his sumptuous Salomé, in The Washington Post, 7 settembre 2022. URL consultato il 4 maggio 2023.
  4. ^ a b (EN) Richard Shiff, Cezanne and the End of Impressionism: A Study of the Theory, Technique, and Critical Evaluation of Modern Art, University of Chicago Press, 15 dicembre 2014, p. 85, ISBN 978-0-226-23777-0. URL consultato il 4 maggio 2023.
  5. ^ (EN) Salomé - Henri Regnault (French, Paris 1843–1871 Buzenval), su Google Arts & Culture. URL consultato il 4 maggio 2023.
  6. ^ Nuova antologia di scienze, lettere ed arti, 1873, p. 37. URL consultato il 4 maggio 2023.
  7. ^ Nicoletta Campanella, Salomè-- quel che resta di una principessa: senso e valore del mito di Salomè in una rilettura contemporanea, Armando Editore, 2001, p. 14, ISBN 978-88-8358-155-7. URL consultato il 4 maggio 2023.
  8. ^ (FR) Camille Lemonnier, Salon de Paris, 1870, Parigi, 1870, pp. 75–78.

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