Per ruteni si intendono quei popoli slavi orientali vissuti a cavallo tra il Medioevo e l'età moderna discendenti della Rus' di Kiev e abitanti nei territori delle attuali Ucraina e Bielorussia, risultando quindi tra gli antenati dei moderni popoli bielorussi, russini e ucraini.[1][2] Il termine è un esonimo di origine latina, usato nelle fonti medievali per indicare gli slavi orientali residenti nel Granducato di Lituania. L'uso di questa denominazione è proseguito fino all'epoca moderna, sviluppando col tempo numerosi significati distinti, sia in termini geografici sia religiosi (come l'affiliazione alla Chiesa cattolica rutena).[1][3][4][5][6]
Storia
Denominazione geografica
Nel Medioevo, il termine fu inizialmente utilizzato, a partire dall'XI secolo, come designazione esonimica per la popolazione della Rus' di Kiev e successivamente del Granducato di Lituania e più in generale come termine ombrello per indicare in generale gli slavi orientali.[7][8][9] Nell'epoca moderna, con il consolidamento della Confederazione polacco-lituana, il termine venne ad essere applicato per gli abitanti della Confederazione di origine slava orientale.[10][11] Infine nella monarchia austro-ungarica lo stesso termine (in tedescoRuthenen) è stato impiegato, fino al 1918, come designazione esonimica ufficiale per l'intera popolazione slava orientale entro i confini della monarchia.[12][13][14][15]
La locuzione specifica ruteni carpatici (carpato-ruteni) designa gli abitanti della Rutenia subcarpatica (in generale), ma a volte è anche usato come esonimo (antiquato) per i Russini moderni. Questi ultimi parlano il russino, un idioma appartenente al ceppo delle lingue slave orientali. Nella zona di origine i russini sono stati in gran parte assimilati alle nazioni di cui fanno parte. Molti russini emigrati negli Stati Uniti e in Canada, di cui il più famoso è l'artista Andy Warhol, mantengono invece le proprie tradizioni.
La parola è una contaminazione latineggiante di rusyn, che indicava gli abitanti della Rus' di Kiev. Si tratta di popolazioni slave che vivevano nelle foreste dell'Ucraina settentrionale almeno dal VI secolo e non di "piccola Russia", ovvero i russi di frontiera; perciò, soprattutto tra i secoli XVI e XVIII indicò per estensione tutti coloro che oggigiorno vengono identificati etnicamente come ucraini.
Note
^ab Paul Robert Magocsi, Rusyn, in Encyclopedia Britannica. URL consultato il 15 maggio 2023.
^(RU) ru:РУСИНЫ [Rusyns], in Большая российская энциклопедия - электронная версия, [Great Russian Encyclopedia - electronic version]. URL consultato il 15 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2021).
^(DE) Stefan Rohdewald, David A. Frick e Stefan Wiederkehr, Litauen und Ruthenien: Studien zu einer transkulturellen Kommunikationsregion (15.–18. Jahrhundert) [Lituania e Rutenia: studi di una zona di comunicazione transculturale (secoli XV-XVIII)], Wiesbaden, Harrassowitz, 2007, p. 22, ISBN978-3-447-05605-2, OCLC173071153.
^Statute of the Grand Duchy of Lithuania (1529), Part. 1., Art. 1.: "На первей преречоным прелатом, княжатом, паном, хоруговым, шляхтам и местом преречоных земель Великого князства Литовского, Руского, Жомойтского и иных дали есмо: ..."; According to.: Pervyi ili Staryi Litovskii Statut // Vremennik Obschestva istorii i drevnostei Rossiiskih. 1854. Book 18, p. 2.