Allievo precoce e talentuoso di Vincenzo Martinelli, viene indicato da Pietro Giordani come ispiratore del cambiamento di stile del maestro, con una svolta in senso «classicista e normalizzatrice».[2]
Fantuzzi acquista notorietà come paesista specializzato nella pittura decorativa parietale, in voga a Bologna tra la prima metà del XVII secolo e la metà del XIX.[3]
In particolare, a Bologna Fantuzzi realizza la stanza paese a Palazzo Hercolani, caratterizzata da un effetto illusionistico e preromantico.[4]
Renzo Grandi, Rodolfo Fantuzzi, in Renzo Grandi (a cura di), Dall'Accademia al vero. La pittura a Bologna prima e dopo l'Unità d'Italia, Casalecchio di Reno, Grafis, 1983, pp. 71-72. (catalogo della mostra dal 29 gennaio al 4 aprile 1983 alla Galleria d'arte moderna di Bologna)