La tesi storicamente più accreditata sembra essere quella di Mario Garofalo [2] che lo vuole nato nell'ultimo decennio del XII sec. dalla nobile Teodora e da Landolfo, e quindi fratello e non figlio o nipote di Filippo e di San Tommaso. Francesco Scandone era stato il primo a sostenerne la provenienza da Montella, dove sarebbe nato a Palazzo Virnicchi e avrebbe esercitato l'attività di falconiere[senza fonte]. La conferma della sua origine montellese ci viene dallo stesso poeta che, nella canzone Amorosa donna fina, si qualifica tale:
«Ned a null'omo che sia la mia voglia diria, dovesse morir penando, se non esse il Montellese, cioè 'l vostro serventese»
«Già mai non mi conforto né mi voglia rallegrare; le navi sono giunte al porto e vogliono colare»
Il tema delle sue liriche è prettamente amoroso, anche se ha utilizzato anche un tono popolareggiante. È inoltre considerato un bravo retore più che un vero e proprio poeta.
Note
^AA.VV.La letteratura italiana. Le Origini e il Duecento, Parte I, interamente scritta da Gianfranco Folena, Milano, Edizione speciale per il Corriere della Sera, RCS Quotidiani, 2005, pag. 135 (Ed. Originale, AA.VV. Storia della Letteratura italiana, diretta da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno, Milano, Garzanti Grandi Opere SpA, 2001)
^Mario Garofalo, Rinaldo d'Aquino - Rimatore montellese del '200 Società Storia Irpina - 1990