Nel 1894 i tagli ai salari della Pullman Palace Car Company, portarono ad uno sciopero che portò rapidamente al fermo dell'industria ferroviaria della nazione. Richard Olney, che fra l'altro era un ex avvocato dell'industria ferroviaria, sostituì tremila uomini nel tentativo di tenere aperte le ferrovie. A questo fece seguito un'ingiunzione della corte federale contro l'interferenza dei sindacati con le operazioni dei treni.[1] Al rifiuto dei lavoratori si inviarono le truppe federali finendo per spezzare lo sciopero.
Note
^ A. Jones Maldwyn, Storia degli Stati Uniti d'America dalle prime colonie inglesi ai giorni nostri, Bompiani, 2007, p. 283, ISBN978-88-452-3357-9.