Dal 2 gennaio 2017 è il 12º Governatore di Porto Rico, tuttavia, a causa dello scandalo denominato "Telegramgate", il 24 luglio 2019, in seguito alla forte pressione esercitata dai cittadini portoricani, ha annunciato le proprie dimissioni, effettive dal 2 agosto dello stesso anno.[1]
Il suo debutto in politica avvenne nel 2008, quando prese parte alla campagna elettorale del padre per una sua terza elezione a governatore. Iniziò infatti a scrivere di politica, medicina ed economia sull'El Vocero, un quotidiano portoricano e iniziò ad apparire regolarmente in diversi talkshow radiofonici e televisivi. Nel 2014 la giornalista boliviana Lupe Andrade ha accusato di plagio Rosselló, tuttavia non hanno seguito azioni legali.[7]
Ha inoltre scritto e pubblicato un libro, intitolato La Obra de Rossello, per descrivere l'operato del padre come governatore di Porto Rico tra il 1993 e il 2001.
Nel 2012 ha fondato il Boricua ¡Ahora Es! per promuovere la definizione dello status politico di Porto Rico, che è un territorio non incorporato degli Stati Uniti d'America, durante il referendum del 2012. Nello stesso anno iniziò a circolare la voce che si sarebbe candidato per le elezioni governative del 2016. In quest'ottica iniziò a lavorare con alcuni collaboratori alla sua agenda politica denominata Plan para Puerto Rico (dallo spagnolo: piano per Porto Rico).
L'8 novembre 2016 è stato eletto governatore con il 41,8% delle preferenze.[10]
Governatore di Porto Rico
Ha prestato giuramento il 2 gennaio 2017, diventando il secondo governatore più giovane di Porto Rico.[11] Come annunciato in campagna elettorale, durante il suo mandato si è concentrato sulle politiche economiche del territorio e in particolare sulla ristrutturazione del debito portoricano, sostenendo che esso dipenda in gran parte dallo status politico "ambiguo" di Porto Rico.
Telegramgate
L'8 luglio 2019 sono state pubblicate le chat di un gruppo Telegram, a cui partecipavano il governatore e diversi altri segretari del governo portoricano, in cui erano presenti messaggi definiti volgari, razzisti, sessisti e omofobi nei confronti di diversi esponenti politici e comunità. Dopo averne confermato l'autenticità, il governatore ha interrotto il proprio viaggio in Francia per rispondere delle accuse, sostenendo in una conferenza stampa che quei messaggi erano frutto dello stress e scusandosi pubblicamente per il loro contenuto.
In seguito all'ondata di proteste l'assemblea legislativa portoricana ha invitato Rosselló a dimettersi sostenendo che altrimenti sarebbe iniziato il processo di impeachment.[12] Nonostante avesse inizialmente negato, il 24 luglio 2019, ha dichiarato che si dimetterà dall'incarico il 2 agosto 2019 e che non si candiderà per un secondo mandato.[1]
Posizioni politiche
Le sue tendenze politiche si rifanno principalmente al centrismo.
È a favore della legalizzazione della cannabis ad uso medico ma non ricreativo.
Si è pronunciato contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso, tuttavia rispetta la sentenza della corte suprema statunitense che lo rende legale (Obergefell v. Hodges).[13]
^(EN) Cindy Burgos Alvarado, Governor Arrives at Capitol to Take Office, in Caribbean Business, 2 gennaio 2017. URL consultato il 25 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2019).
^(ES) Vanessa Colón Almenas, Carla Minet, Laura Candelas, Laura Moscoso e Joel Cintrón Arbasetti, 934 días en La Fortaleza, in La Perla del Sur, 25 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2019).